D’autodeterminazione, di solidarietà e di altre sciocchezze
Dopo lo sgombero della sede femminista e lesbica di via dei Volsci 22, l’assemblea del 1 luglio scorso davanti alla sede aveva dato corpo e concretezza allo slogan ‘toccano una toccano tutte’ con la presenza solidale di tante compagne. Tutte insieme, lì davanti, abbiamo ribadito che gli attacchi ai nostri spazi non ci fanno paura e che tutte insieme avremmo continuato a rispondere alle minacce e agli sgomberi dei luoghi di autorganizzazione per l’autodeterminazione delle donne.
Quella stessa assemblea è ora criminalizzata da un potere che reprime ogni forma che rappresenta una minaccia dell’ordine costituito: sono due le compagne ad oggi denunciate per la loro presenza solidale. Queste denunce sono solo una delle tante espressioni materiali della violenza istituzionale e della repressione sociale che viene riservata alle femministe e lesbiche che hanno vissuto o attraversato la sede di Via dei Volsci. Si tratta, infatti, della stessa violenza che per anni il vicinato ci ha riservato ogni volta che siamo state in tante davanti al 22, senza chiedere autorizzazioni a nessuno!
Sappiamo tutte come per le compagne esiste sempre sia la lotta per fronteggiare gli attacchi delle istituzioni – mai come in questa fase accanite a toglierci tutto – sia la resistenza quotidiana alla repressione sociale, a quel sessismo dilagante nel linguaggio e nell’agire, che ha l’obbiettivo di minare la nostra agibilità e ricondurci all’ordine, al silenzio e all’obbedienza. I meccanismi per cancellare le esperienze di autodeterminazione delle donne e quelle degli spazi che dell’antisessismo fanno una pratica quotidiana, sono ormai molto diffusi e differenziati. Crediamo che questi attacchi rispondano alla logica capitalista patriarcale di ricondurre alla legalità e mettere a profitto i nostri bisogni, desideri e capacità. Per questo continuiamo a credere che dare vita a spazi separati che si rifiutino di essere produttivi per questa società, sia centrale per i percorsi di autonomia e liberazione.
La repressione degli spazi di compagne a Roma non riguarda solo il 22 e anche a Bologna in questi giorni è stata rinnovata la minaccia di sgombero allo spazio autogestito Atlantide, a cui va tutta la nostra forza e solidarietà. Nonostante l’ attacco generalizzato agli spazi sociali e a quelli delle compagne in particolare, è necessario continuare ad avviare percorsi collettivi che nella diversità dialoghino tra loro e inneschino complicità, che ci aiutino a ribaltare i discorsi oppressivi e criminalizzanti verso i percorsi di liberazione delle donne.
Vogliamo costruire una giornata di presenza in via dei Volsci che sia vissuta come momento di condivisione per riprenderci con musica e parole quella strada! Vogliamo ribadire tutte insieme che le lotte femministe non si processano e non si fermano, forti della consapevolezza e della complicità dell’essere dalla stessa parte.
Venerdì 30 ottobre davanti al 22 di via dei Volsci ore 18,30
Serata benefit per spese legali con letture, teatro e tanta musica !
Per comunicarci desideri e voglia di partecipare scrivere a 22resiste@autistiche.org