Un altro morto sulla via per entrare nell’Unione Europea. Questa volta direttamente per mano della polizia, che ha sparato uccidendo.
È successo in Bulgaria vicino al confine con la Turchia, nella zona di Sredets. La polizia di confine avrebbe intimato lo stop ad un gruppo di una cinquantina di migranti afgani. Al rifiuto dei migranti di obbedire sarebbero partiti gli spari e il colpo che ha ucciso uno dei migranti.
La Bulgaria ha eretto una barriera di 30 chilometri di filo spinato e sta impiegando circa 2000 poliziotti nel tentativo di controllare i flussi migratori al confine con la Turchia. Ma è evidente che queste misure di controllo non sia efficaci laddove migliaia di persone sono in movimento per una vita dignitosa.
Il fatto è accaduto proprio mentre a Bruxelles si stava svolgendo un meeting dei ministri dell’Unione Europea sulla cosiddetta “emergenza migranti”. Tuttavia, sebbene la dinamica non sia ancora chiara, lo sono invece le responsabilità politiche di quanto sta avvenendo: la fortezza Europa ha mietuto 3000 vittime solo nell’ultimo anno.