Oggi un altro avvio di procedimento per foglio di via è stato notificato a un compagno non residente a Venezia. Fin’ora sono otto i provvedimenti di allontanamento dal Comune notificati per i fatti relativi al 29 e al 30 luglio scorso (5 effettivi e 3 in avvio).
Appare ormai chiara la volontà della questura di tenere lontani dalle mura del carcere non solo chi è abitualmente attivo in città ma anche tutti coloro che, potenzialmente, potrebbero portare da fuori solidarietà alla lotta dei detenuti.
Nel frattempo, dopo un sospetto silenzio, sono riprese a uscire notizie dall’interno: pare che alcune condizioni siano migliorate, che molti più ragazzi abbiano accesso ai luoghi di lavoro e che sia persino arrivato qualche soldo di sussidio. In un articolo apparso su un quotidiano locale, datato 10 ottobre, il ministro della giustizia in persona promette “attenzione” sulla situazione di Santa Maria Maggiore, sdrammatizzando sulla situazione di sovraffollamento. In fin dei conti, dopo i trasferimenti seguiti alla protesta, i detenuti hanno ben 3 metri quadri di spazio personale a testa, di che si lamentano?
Da novembre, inoltre, è annunciato l’arrivo di nuovi secondini freschi di addestramento, per supplire alle tanto lamentate carenze di organico.
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