Si apprende dalla stampa di regime che le celebrazioni
delle forze armate per il 4 novembre a Udine, curate dal prefetto Vittorio Zappalorto (prefetto di Gorizia
a maggio scorso, in occasione del corteo nazionale di CasaPound), dal
questore Claudio Cracovia (G8 Genova, Val di Susa…)
e da varie
autorità politiche e militari, sono state
disturbate nei luoghi in cui si svolgevano da un centro storico
tappezzato di immagini di teste mozzate, donne impiccate, reduci
mutilati, soldati fucilati, corpi esanimi riversi uno sopra l’uno dei
campi (fotografie tratte dal libro “Guerra alla guerra” di Ernst
Friedrich), una poesia “Un soldatin”, di Giorgio Ferigo, manifesti
contro le forze armate e scritte come “La guerra è un abominio.
Dissociati anche tu dalle forze armate”.