Dalle 8 di questa mattina è in corso un blitz della questura torinese, finalizzato allo sgombero della caserma occupata di via Asti.
L’occupazione era sorta poco più di 6 mesi fa (aprile) dall’iniziativa dell’associazione “Terra del fuoco”, impegnata nel terzo settore, tra le altre cose: nella gestione dell”emergenza rom”.
Da qualche settimana alcune famiglie rom, che un tempo vivevano in lungo Stura Lazio e successivamente sgomberate dall’accam- pamento, hanno preso alloggio in una parte dell’edificio che era rimasta inutilizzata, rimettendo al centro la patata bollente a Comune e associazionismo di sinistra. La cosa aveva procurato non pochi mal di pancia agli occupanti della prima ora (più “presentabili, soprattutto in un quartiere pre-collinare molto boprghese).
Oggi l’intervento della questura cittadina dopo le pressione di Cassa Depositi e Prestiti, proprietaria dell’immobile (l’ultimo grande fondo dei risparmi del paese, sempre più orientato però verso operazioni di finanziamento delle grandi infrastrutture e cartolarizzazione del patrimonio immobiliare pubblico).
Alcuni esponenti di “Terra del Fuoco” si sono incatenati alla centrale termica presente sotto l’edificio. Presenti sul posto il consigliere comunale di Sel e fondatore di “Terra del Fuoco” Michele Curto, il consigliere regionale Marco Grimaldi, il professore Ugo Mattei e l’ex magistrato Livio Pepino facenti parte del Comitato di via Asti liberata.
Poco da dire sulle “soluzioni” proposte dagli sgomberanti: alloggio in palestre per le sole donne e bambini.
sul posto stanno accorrendo compagn* e solidali.
http://www.infoaut.org/index.php/blog/metropoli/item/15873-via-asti-occupata-sotto-sgombero