In the evening of 30 November 2015 anarchists from Rouvikonas collective occupied the Italian Consulate in Athens, against the extradition of 5 Greek students to Italy, that back in May 1st 2015 took part in the No Expo May Day protest in Milan.
On 2 May 2015, a day after the rally, and on the sole criterion of their departure from an occupied social center, they were abducted by the italian police and detained for several hours without an interpreter, and later were released with no charges accused.
Six months later, the police and the prosecutor authorities of Milan, in order to disorientate the public from the scandals and the judicial investigations about the dealings between the Mafia and the Expo 2015, proceeded to the prosecution of 10 of the protesters from Italy and Greece of the May Day strike. Thus, 5 Greek students with clean criminal records are faced with a European Arrest Warrant (EAW) – procedure that is used exclusively in legal cases concerning serious crimes like human and drug trafficking.
It is the first time from the day the European Arrest Warrant was established, that an extradition from one EU state to another has been recorded and requested for protests and political actions. It is clear that we are experiencing an unprecedented and extremely worrying issue of an effort to criminalize the freedom of expression, political activities and international solidarity.
The above are the reasons that one should fight against the extradition of the 5 students to Italy, and the cessation of the political prosecution of both the 5 Greek students and the 5 Italian activists.
http://actforfree.nostate.net/?p=21766
Atene. Occupata l’ambasciata italiana contro l’estradizione dei 5 studenti No Expo
E’ stata occupata nel pomeriggio di ieri ad Atene la sede dell’ambasciata italiana nel quartiere di Kolonaki per protestare contro la richiesta di estradizione dei cinque studenti greci indagati per la manifestazione No Expo del primo maggio a Milano. L’azione, condotta dal gruppo ‘Rubicone’, è stata rivendicata come “come azione minima di solidarietà con i cinque studenti e tutti i militanti perseguitati dallo Stato italiano”. L’occupazione dell’ambasciata arriva dopo il corteo di oltre mille persone che nella giornata di martedì 24 aveva raggiunto la stessa e ambasciata e dopo l’importante giornata di mobilitazione di sabato 28, che ha visto azioni di solidarietà in tante città della Grecia e una solidarietà militante anche in diverse città italiane in difesa degli arrestati del primo maggio. La mobilitazione contro l’estradizione dei cinque studenti continua così a crescere in Grecia.
I 5 studenti greci che parteciparono alla manifestazione contro Expo il primo maggio a Milano, sono stati raggiunti da un mandato di cattura europeo spiccato dalla procura di Milano nel giorno dello sciopero generale in Grecia del 12 novembre. Altri 5 mandati di arresto hanno raggiunto altrettanti giovani italiani. Subito ad Atene, in particolare nel quartiere di Aghia Paraskevi dove i 5 risiedono e della cui assemblea popolare sono membri attivi, la solidarietà si è fatta tangibile. Dopo l’assemblea pubblica un corteo numeroso ed eterogeneo si è fatto sentire per le strade del quartiere per poi tornare al municipio occupato. Il 13 mattina sotto la corte di appello di Atene centinaia di persone di sono ritrovate per esigere la non custodia e il non trasferimento per i 5 compagni e la cessazione immediata di ogni persecuzione legale nei loro confronti. Al seguito di questo i compagni sono stati scarcerati con l’obbligo di firma 3 volte a settimana e l’obbligo di non poter lasciare il paese fino al pronunciamento della corte sulla loro estradizione. Il 17 novembre, il consueto corteo di commemorazione della rivolta del Politecnico che portò alla cacciata dei colonnelli nel 1972, è stato aperto dallo striscione in solidarietà ai 5.