Un’improvvisa protesta estiva nel carcere di Santa Maria Maggiore a Venezia è l’occasione di un incontro gravido di conseguenze tra detenuti e solidali . Se da una parte la protesta interna si fa più vibrante e pian piano si allarga ad altre carceri venete, per chi sta fuori il fatto che la galera sorga nel bel mezzo della città più turistica del mondo è un’ opportunità di riflessione pratica attorno alle forme quotidiane dell’isolamento e della repressione.
In vista del corteo del 5 dicembre due compagni ci fanno un racconto di quanto accaduto negli ultimi mesi a Venezia.