NESSUNA R.E.M.S NE’ QUI NE’ ALTROVE
Negli ultimi mesi a Grugliasco (TO) e non solo, si è sentito molto parlare di REMS (residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza) così chiamata da politici pseudo-democratici e psichiatri carcerieri per ammorbidire agli occhi dell’opinione pubblica quello che realmente sono: galere psichiatriche, dove chi finisce dentro viene spogliato della propria libertà fisica e ancor peggio mentale.
A luglio del 2015 viene alla luce il progetto di costruzione di una di queste strutture proprio nell’edificio adiacente al Barocchio Squat, una casa occupata da 23 anni di ispirazione anarchica, con le intenzioni di allargarla in futuro anche al Barocchio stesso.
Noi fin da subito abbiamo detto chiaramente che non saremmo stati disposti a vivere di fianco a un luogo del genere, un progetto che avrebbe voluto insomma distruggere un posto che da anni pratica e porta avanti autogestione e lotta all’autoritarismo per crearne uno che si basa su detenzione, coercizione e distruzione dell’individuo.
In questi mesi la solidarietà con lo squat e la lotta contro la psichiatria è stata intensa fra presidi, volantinaggi controinformativi, manifestazioni, attacchinaggi e vari distrurbi praticati nelle maniere più svariate che hanno fatto storcere il naso a molti.
I politicanti infami che fin dall’inizio hanno fatto di tutto per nascondere la costruzione del nuovo OPG nel territorio torinese, sono gli stessi che, vedendo le contestazioni dei compagni e della popolazione, che evidentemente gli hanno provocato un fastidioso prurito al culo, hanno cercato di rivolgere l’attenzione di giornali e cittadini creduloni sui danni provocati da alcuni solidali a varie strutture statali.
Nelle ultime settimane la situazione dello sgombero è un po’ cambiata, il comitato dell’ordine pubblico provinciale sembra che abbia dato parere negativo alla regione per la costruzione della REMS, a detta loro, per motivi di sicurezza e di ordine pubblico; probabilmente è stata anche la controinformazione, portata avanti a Grugliasco, nel quartiere e nelle scuole, scoperti i piani segreti delle istituzioni, a far retrocedere per il momento la regione sul progetto.
Che sia chiaro a politici e sbirri: noi non abbasseremo mai la testa e sicuramente non prendiamo troppo sul serio le parole di giornali e politicanti; questa non è una lotta che riguarda solo il giardino di casa nostra ma una battaglia contro la psichiatria e i suoi apparati detentivi-oppressivi.
Ovunque si decida di costruire una REMS o qualsiasi altra gabbia noi amanti della libertà ci metteremo sempre di traverso e certamente non rimarremo zitti e buoni a vederla crescere.
CIE, carceri, OPG e REMS hanno nomi diversi ma la forma è la stessa: reprimere ed eliminare chi decide di non abbassare la testa a chi, in ogni modo, cerca di imporre loro un’esistenza programmata secondo i loro schemi gerarchici.
Contro ogni galera mentale e fisica
Nessuna R.E.M.S nè qui nè altrove
09/12/2015
BAROCCHIO SQUAT