Mistral air è la compagnia area delle Poste italiane. Oltre ad occuparsi dello smistamento pacchi e raccomandate in giro per il mondo fa anche qualcos’altro. Infatti da un po’ di anni a questa parte si è lanciata nel triste ma ricco business del trasporto degli immigrati. Tra i voli effettuati dalla compagnia ci sono i cosiddetti voli di rimpatrio, cioè le deportazioni degli immigrati irregolari nei loro “presunti” paesi di provenienza.
Ogni giorno gli immigrati rinchiusi nei Centri d’identificazione ed espulsione italiani vengono costretti con la forza da poliziotti e militari, a volte annichiliti dai sedativi e legati da costrizioni di fortuna, a salire sui voli di deportazione. Questi voli sono organizzati da differenti compagnie aree, ma tra tutte spicca proprio la Mistral air di Poste italiane. Con la riapertura del Cie di Restinco si è inserita immediatamente nell’affare legato al lager brindisino, che come esprimono queste testimonianze di alcuni reclusi funziona con la sua solita triste quotidianità:
Qualche mese fa 30 tunisini rinchiusi nel Cie di Brindisi- Restinco sono stati prelevati dal lager pugliese ed espulsi dall’aeroporto di Papola casale proprio da Mistral air coadiuvata da un’altra compagnia chiamata Go2Sky.
Sono molti i rimpatri coatti organizzati da Poste italiane, non solo da Brindisi, ma da molte zone e aeroporti d’Italia. Poste italiane è dappertutto e in ogni città in cui viviamo, in ogni suo ufficio del quartiere si possono chiedere informazioni sulle deportazioni e sui soldi che le Poste fa sul corpo dei reclusi dei Cie. Ad esempio la mattina del 9 dicembre a Lecce un gruppo di nemici delle espulsioni ha fatto un giro intorno alla sede delle Poste Centrali di Lecce in P.zza Libertini, volantinando all’interno e attaccando dei manifesti sulle mura della struttura, proseguendo con degli interventi poi nel mercato vicino. Un modo, tra tanti, per dire di cosa si occupa questa azienda e mostrarne la sua squallida realtà.