In seguito ad un saluto davanti al Cie di Brindisi – Restinco tre compagni di Lecce sono stati arrestati con l’accusa di resistenza e manifestazione non autorizzata. Ora si trovano ai domiciliari. Qui di seguito il volantino distribuito durante il corteo che si è svolto il 10 gennaio per le vie del centro in solidarietà agli arrestati:
Dall’inizio di Ottobre 2015, nella contrada di Restinco a Brindisi, è di nuovo attivo un CIE ( centro di identificazione ed espulsione) dopo che diverse rivolte dei reclusi lo avevano reso inagibile.
I CIE sono dei veri e propri lager in cui vengono rinchiusi gli immigrati senza documenti. La vita in un CIE è fatta di vessazioni da parte di militari e poliziotti e di lauti guadagni per gli enti gestori: nel caso di Restinco, la cooperativa Auxilium.
Dalla riapertura del centro alcuni compagni si sono recati spesso sotto quelle mura per portare solodarietà ai reclusi. Dopo ripetuti fermi di polizia, sabato 9 gennaio, tre di loro sono stati arrestati con l’accusa di manifestazione non autorizzata e resistenza a pubblico ufficiale. Ci preme ribadire che l’obbiettivo principale della repressione è fare in modo che questo lager resti un luogo di segregazione totalmente isolato e sconosciuto ai più.
Chi è indofferente è complice di questi lager.
CONTRO LE FRONTIERE, LIBERI TUTTI, FUOCO AI CIE!!