Italia: Testo integrale del decreto legge antiterrorismo (n.7/2015)

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Di seguito alcuni dei nuovi punti del nuovo decreto legge (n.7/2015) antiterrorismo in Italia: 

– L’aumento di pena se il fatto di cui all’art. 270-quinquies c.p. (“Addestramento ad attività con finalità di terrorismo anche internazionale”) sia commesso attraverso strumenti informatici o telematici.

– L’aumento di pena se il fatto di cui all’art. 302 c.p. (“Istigazione a commettere alcuno dei delitti preveduti dai capi primo e secondo”, ovverosia i delitti contro la personalità internazionale e interna dello Stato) sia commesso attraverso strumenti informatici o telematici.

– L’aumento di pena se i reati di istigazione a delinquere o apologia (art. 414 c.p.) previsti dai primi 3 commi della norma, siano commessi attraverso strumenti informatici o telematici.

– L’aumento di pena fino a due terzi se i delitti di istigazione a delinquere o di apologia riguardino delitti di terrorismo o crimini contro l’umanità (art. 414, comma 4, c.p.) e siano commessi attraverso strumenti informatici o telematici.

– L’aggiornamento costante da parte del Ministero dell’interno di un elenco dei siti utilizzati per le attività di promozione, costituzione, organizzazione, direzione o finanziamento di associazioni con finalità di terrorismo anche internazionale o di eversione dell’ordine democratico, nonché dei siti utilizzati per porre in essere condotte con finalità di terrorismo.

– La possibilità per l’Autorità Giudiziaria di ordinare agli internet provider di inibire l’accesso ai siti utilizzati per commettere reati con finalità di terrorismo, compresi nell’elenco costantemente aggiornato di cui sopra. Nel caso di inosservanza dell’ordine dato è la stessa Autorità Giudiziaria a disporre l’interdizione dell’accesso ai relativi domini internet.

La versione integrale del decreto la potete trovare qui:

Testo integrale decreto legge antiterrorismo in Italia

 

 

ANTITERRORISMO-Senato: ok fiducia e via libera definitiva. E’ legge

Con 161 voti favorevoli, 108 contrari e un astenuto, il Senato ha approvato, convertendolo in legge, il decreto anti terrorismo sul quale il governo aveva posto la fiducia. Anche i senatori Sandro Bondi e Manuela Repetti, ora al gruppo Misto, dopo aver lasciato pochi giorni fa Forza Italia, hanno votato sì alla fiducia posta dal governo.

Il provvedimento è stato approvato in seconda lettura, in via definitiva, nel testo votato dalla Camera il 31 marzo. Il decreto scadeva il 20 aprile.

Ma quali sono le novità più rilevanti del testo? Il Procuratore nazionale Antimafia assumerà il coordinamento delle inchieste sul terrorismo. Tra le altre misure l’introduzione di pene detentive per i “foreign fighter” e per i “lupi solitari” che progettano attentati in Italia. Nonché contro chi fa propaganda sul web.

FOREIGN FIGHTERS – Dai 5 agli 8 anni di reclusione per i ‘foreing fighters’, cioè coloro che si arruolano per andare a combattere all’estero con i terroristi dell’Isis, nonché per chiunque organizzi, finanzi o propagandi viaggi finalizzati al terrorismo. Per essi scatta la custodia cautelare in carcere.

LUPI SOLITARI –Reclusione dai cinque ai dieci anni per quanti si addestrano da soli in Italia per colpire con atti terroristici nel territorio Italiano.

WEB E’ AGGRAVANTE – L’uso del Web e di strumenti informatici per perpetrare reati di terrorismo (arruolamento di foreign fighters, propaganda, ecc) diventa un’aggravante che comporta l’obbligo di arresto in flagranza. Eliminata la norma che autorizzava la polizia a utilizzare programmi per acquisire “da remoto” le comunicazioni e i dati presenti nei Pc. I providers saranno obbligati a oscurare i contenuti illeciti.

INTERCETTAZIONI PREVENTIVE – E’ autorizzata l’intercettazione preventiva sulle reti informatiche degli indagati di reati di terrorismo internazionale.

DATI TRAFFICO TELEFONICO – per le sole indagini sui reati di terrorismo, i dati relativi al traffico telefonico e telematico, nonché le chiamate senza risposta, effettuato a decorrere dall’entrata in vigore del decreto “sono conservati dal fornitore fino al 31 dicembre 2016.

CONTROLLO “DA REMOTO” DEI PC – Espunta la norma introdotta dal Governo durante l’esame in commissione, che autorizzava la polizia ad usare programmi per il controllo “da remoto” di Pc, Smartphone e Tablet dei sospettati di terrorismo. Il governo potrebbe riproporla nella legge sulle intercettazioni.

007 NELLE CARCERI – i Servizi sono autorizzati a infiltrarsi nelle carceri italiane, per prevenire l’arruolamento di terroristi.

MILITARI SUL TERRITORIO – Dal 30 giugno di quest’anno il contingente militare per il controllo del territorio potrà essere aumentato di altre 300 unità (attualmente il tetto è fissato a quota 3 mila).

MEDITERRANEO – Oltre 40 milioni di euro per l’operazione ‘mare sicuro’, per prevenire attacchi terroristici contro pescherecci e navi commerciali nel Mediterraneo.

SCAFISTI – Obbligo di arresto in flagranza per gli scafisti.

(Fonti: Adnkronos e TGCOM24)