Dublino, in migliaia contro Pegida. Scontri con la polizia

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Sabato 6 febbraio migliaia di persone sono scese nelle strade di Dublino per protestare contro il raduno organizzato da Pegida per il lancio di una sua sezione irlandese.

Pegida ha annullato all’ultimo momento l’evento, mentre nel luogo d’incontro concordato per il raduno fascista, il General Post Office di Dublino, hanno cominciato a radunarsi i manifestanti antirazzisti, espressione della variegata società irlandese.

Un primo gruppo di simpatizzanti di Pegida è stato avvistato in Abbey St. mentre si allontanavano dal General Post Office. Un’altra quindicina di fascisti è stata invece vista in Cathedral St., sempre a poca distanza dal GTO, e subito sono stati raggiunti da un gruppo di antirazzisti distaccatosi dalla manifestazione. I fascisti hanno capito che per loro tirava una brutta aria e se la sono data a gambe lungo Talbot St. (come si vede dal video pubblicato al fondo dell’articolo), alcuni riuscendo a scappare per Marlborough St., altri rifugiandosi in un negozio EuroWorld.

L’unità di pubblica sicurezza della Garda Síochána (polizia irlandese, ndr) è arrivata per proteggere i simpatizzanti di Pegida e – rievocando le scene di violenza poliziesca già viste a Rossport – ha cominciato a manganellare violentemente chiunque, inclusi i giornalisti (un fotografo di RTE ha dichiarato di essere rimasto ferito negli scontri). I Gardai hanno dovuto circondare Talbot St. per proteggere i fascisti dalla folla sempre più numerosa della contromanifestazione.

Nel frattempo si è diffusa la voce che quattro fascisti si stessero nascondendo nel pub Brannigan’s. Anche qui un cordone di Gardai si è schierato intorno al pub in protezione dei fascisti, finché dopo un’ora quest’ultimi non sono stati scortati fuori ammanettati e portati via sulle camionette della Garda.

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