Cinque macchine impiegate per i lavori di costruzione della centrale idroelettrica sono stati completamente distrutti all’alba della scorsa domenica 21 febbraio nel settore El Retiro, a 25 chilometri da Ralco (verso la cordigliera).
Bisogna precisare che sul luogo si trovavano dei civili che lavoravano come guardie notturne e addetti a queste macchine, sono stati bloccati ed è stata protetta la loro integrità.
Attualmente l’invasione di cui è oggetto questo territorio è senza limiti, il territorio pewenche è stato sistematicamente travolto e saccheggiato delle sue risorse dai governi cileni, allontanato e represso, la nostra gente vede quotidianamente come le imprese idroelettriche estraggono centinaia di milioni, mentre l’Alto Bio-Bio è una delle zone più povere del nostro Wallmapu, alcuni luoghi neppure hanno l’elettricità.
Nella memoria della nostra gente ci sono i soprusi dell’Endesa a Ralco Lepoy, dove i nostri vecchietti nel 1999 furono espulsi come animali dal governo cileno. Su questa terra inondata per riempire le tasche dei ricchi, i nostri weychafe (guerrieri, ndt) hanno il dovere e l’obbligo di colpire con tutta la forza esistente questi nuovi progetti che vogliono continuare con il saccheggio del territorio pewenche.
Il messaggio è chiaro, le imprese idroelettriche devono ritirarsi dal nostro territorio.
Alcune settimane fa le ORT del CAM hanno annunciato che continueranno a fare azioni di sabotaggio contro gli interessi che danneggiano la MOGEN (vita, ndt) delle comunità Mapuche.