Questa mattina Daniele, giovane notav torinese, è stato arrestato e confinato ai domiciliari con tutte le restrizioni del caso, ovvero divieto di comunicazione con chiunque non sia un suo familiare, per una delle tante iniziative del movimento notav: un aperitivo ai cancelli della centrale di Chiomonte del 20 novembre.
Ancora una volta ci troviamo di fronte un provvedimento spropositato rispetto ai fatti, che ricalca arresti e restrizioni comminati nel tempo ai notav, poi rivisti ed alleviati in seguito, quando qualche giudice di buon senso non sposa la crociata dei pm con l’elmetto.
Grazie all’uso spropositato della carcerazione preventiva (o delle restrizioni come obblighi di firma, fogli di via, o divieti di dimora) diversi notav vengono messi ai margini della lotta per tentare di indebolire il movimento notav. Se i pm con l’elmetto ordinano, c’è chi esegue, portando avanti un’anomalia giudiziaria che non ha precedenti nel nostro Paese, che ha il solo intento di rafforzare il sistema tav, indebolendo chi si oppone e si vede perseguitato con strumenti utilizzati “allegramente” nelle mani di inquirenti particolarmente esaltati dal loro utilizzo, che non risparmia nessuno, nemmeno giornalisti che tentano di fare una cronaca non di parte.
Non ci faremo intimidire nè tantomeno spaventare, e nemmeno ci rassegneremo a cronache quotidiane d’ingiustizia scritte sulla pelle di chi difende la Valle e il futuro di tutti e tutte.
Daniele Libero subito! Libertà per tutti i notav!
da notav.info