Lo scorso 5 aprile hanno sgomberato le CaseVecchieOccupate.
Ci avevano sgomberato a maggio del 2015 ma la sera stessa lo spazio era stato felicemente rioccupato.
Anche questa volta è stato uno sgombero pomposo, con la solita presenza
della sbirraglia al completo, con i proprietari e gli allevatori di
pecore, che si sono presentati con due ruspe da cantiere.
Prima hanno murato il casale e poi sono intervenuti i krumiri dei
proprietari, ovvero gli infami allevatori di pecore, ed hanno devastato
con le ruspe tutta l’area intorno ai casali: un canneto ed alberi da
frutto decennali, nonché è stato distrutto l’orto.
Intorno alle CaseVecchie ci sono ora cumuli di nuova immondizia
mischiata a terra, che è stata messa a barriera per evitare nuovi
accessi al casale e sono stati fatti diversi recinti per pecore e cani.
Durante lo sgombero nessunx era presente sul posto.
Due compagnx sono statx denunciatx per occupazione, rottura dei sigilli
del sequestro, furto delle utenze e sequestrati 5 g di erba, denunciati
ai fini di spaccio.
Non sono mancate intimidazioni e minacce fisiche da parte di sbirri e
krumiri nei riguardi delle persone denunciate e la zona è stata
piantonata. Nei giorni successivi allo sgombero sono state identificate
delle persone che semplicemente entravano nella riserva, da via di
Dragoncello.
Distruggendo in pochi minuti quasi 2 anni di occupazione, recupero e
autoproduzione in quel pezzo di campagna abbandonato, pensano di farci
cambiare idee, desideri e percorsi di lotta. Ma si sbagliano.
La loro arroganza si scontrerà con un inconveniente di sempre.
Continuiamo ad occupare e a prenderci spazi di libertà, dove proviamo
quotidianamente a decostruire relazioni di potere.
Nuovi esperimenti, altre storie di autogestione, momenti per condividere
saperi e tecniche ed ogni tipo di follia fuori dallo stato, sono dietro
l’angolo, ovunque.
LeCaseVecchieOccupateMorte.
settembre 2014-aprile 2016.