Sabato pomeriggio cinquanta antifascisti hanno presidiato e contrastato la fiaccolata di CasaPound in onore dei “martiri delle Foibe”.
Ogni anno si dimostra come l’istituzione della “giornata del ricordo” non faccia altro che fornire il pretesto e la copertura istituzionale ai discorsi nazionalisti e revisionisti di tutta la destra fascista. Una retorica accettata e fatta propria da tutte le istituzioni che, attraverso la menzogna e la distorsione di alcuni avvenimenti storici, tende ad equiparare e a dividere le colpe tra nazifascisti e resistenti.
Il compito degli antifascisti crediamo sia quello di smascherare quest’operazione basata su bugie e finalizzata a criminalizzare i movimenti popolari. In questa direzione si sono mossi gli studenti che in questi giorni hanno volantinato negli istituti professionali di Parma e della provincia. Il presidio di ieri dunque si inserisce in una più ampia mobilitazione che continuerà con altre iniziative nei prossimi giorni.
Della giornata di sabato non possiamo che constatare la pochezza e l’isolamento in cui vive CasaPound, un gruppo che continua a presentarsi come una forza crescente e rivoluzionaria, ma che alla prova dei fatti non è riuscita a raccogliere che una trentina di fascisti da tutta l’Emilia. Pochi nostalgici che hanno sfilato solitari per le vie di un quartiere periferico e disabitato, scortati da oltre 50 agenti delle forze dell’ordine. Unici uditori: qualche giornalista della peggior stampa locale.
Crediamo che questa sia la fotografia migliore per descrivere tra quali forze siano posizionati i gruppi fascisti: tra i tutori di un’ordine autoritario e antipopolare e i giornalisti di testate cittadine di proprietà dei maggiori gruppi industriali locali.
Dall’altra parte, noi antifascisti: lavoratori, studenti, disoccupati, decisi a non far passare sotto silenzio e a contrastare questa lugubre parata. Siamo rimasti in strada, bloccando più volte il traffico, volantinando massicciamente senza scomporci davanti alle numerose minacce di cariche, decidendo modalità e tempi della nostra manifestazione. Una mobilitazione che è continuata in tarda serata con un presidio e volantinaggio nel centro della città.
Insomma la vera manifestazione l’abbiamo fatta noi, costringendo i fascisti a manifestare recintati nel deserto della speculazione edilizia, e di questo possiamo dirci soddisfatti. Rimane l’amarezza, non poca, di non aver potuto impedire del tutto la fiaccolata fascista, vero obbiettivo della nostra azione. Questo non ci scoraggia, ma anzi ci stimola a raccogliere sempre più antifascisti e sempre più forze per riuscire a chiudere la sede fascista e ad impedire la loro azione. Siamo consapevoli che queste forze vadano raccolte all’interno dei percorsi di lotta che ognuno di noi porta avanti nei propri ambiti dal lavoro alla riappropriazione di spazi, dal diritto alla casa alla lotta contro le privatizzazioni. L’antifascismo per noi non è semplice esercizio di memoria ma si inserisce nel più ampio contesto della lotta tra sfruttati e sfruttatori, sappiamo bene da quale parte si siano sempre schierati i fascisti ed è questo che ci anima a combatterli.
Fronte antifascista – Parma