Presidio solidale con i prigionieri No Tav [Lugano – Svizzera]

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Ancora una volta a fianco della Valle che resiste e non si arrende!
Ancora una volta contro i meccanismi di repressione e devastazione di ogni territorio!

PRESIDIO SOLIDALE NOTAV A LUGANO. Sabato 22 febbraio dalle ore 13, presso il CSOA IL MOLINO, viale Cassarate 8.


In aperto e ostile disprezzo contro la violenza democratica delle iniziative popolari xenofobe, aderiamo con complicità e solidarietà
internazionale alla giornata di mobilitazione e di lotta del 22 febbraio, indetta dal movimento NoTav, per denunciare la criminalizzazione di ogni dissenso e rilanciare la critica conflittuale contro tutte le grandi opere.
80 processi avviati dalla Procura di Torino con circa 450 imputati o indagati; tantissimi fogli di via dalla Val Susa e, nell’ultimo periodo, l’escalation di accuse nei confronti del movimento salita fino al reato di terrorismo ed eversione che vede indagate 12 persone  di cui 4 in carcere. La Svizzera del pensiero unico neoliberista si prepara a celebrare ‘l’opera del secolo’ (alptransit), perseverando nel  riproporre i mantra della grande velocità, dell’alta capacità e dei grandi eventi (expo 2015). Il territorio alpino collassa sotto colate di cemento e di veleni, partiti pseudo ecologisti nostrani non trovano migliori argomenti di quelli dei forcaioli xenofobi, rintracciando nello straniero una categoria valida per i mali di ogni stagione… Mentre  imprese straniere come CSC Impregilo, Pizzarotti Sa e Banca Intesa sguazzano nei malaffari e nella devastazione locale in appalto, rifacendosi una verginità rossocrociata dopo aver saccheggiato gli ecosistemi nei cinque continenti. Per contrastare questa inesorabile tendenza, vogliamo riproporre momenti di condivisione e di lotta. Anche in risposta alla premiata ditta repressiva Gobbi-Noseda, quel mostro a due teste figlio dello stesso delirio securitario e padre delle stesse infamie repressive che hanno recentemente colpito alcun* di noi: ‘colpevoli’ di avere solidarizzato con la Val Susa contestando il boia Caselli all’USI di Lugano.
Dalle Alpi Cozie al Massiccio del San Gottardo, le lotte non hanno confini!
Chiara, Claudio, Mattia e Niccolo’ liber* subito!!!