I
Il prossimo 26 maggio, a Roma, si terrà il processo contro i compagni anarchici Gianluca Iacovacci e Adriano Antonacci.
I due compagni sono accusati di tredici attacchi, di cui una buona parte rivendicati da Gianluca in un testo che ho cercato e pubblicato su questo sito (rivendicazione).
https://radioazione.org/2014/05/6174/
Quindi eviterei i piagnistei innocentisti che vogliono due “poveri giovani compagni” arrestati e accusati di…
Sicuramente c’è da dire che la rivendicazione è arrivata solamente da Gianluca, che ha sottolineato tra l’altro di essere l’unico responsabile degli attacchi. Ma questo non toglie che prima di appioppare termini come innocenti o colpevoli si deve sempre aspettare il punto di vista dei compagni accusati. E soprattutto rispettarlo.
Per la prima volta in Italia dei compagni saranno processati in videoconferenza.
Attraverso questo mezzuccio infame la magistratura pensa di mettere il culo al riparo in tribunale, immaginando una squallida aula riempita solamente da gente di merda come loro.
In questo modo pensano di isolare i due compagni dai propri compagni, parenti e amici.
In questo modo la magistratura pensa che la solidarietà venga a mancare nei confronti di Gianluca e Adriano.
E allora, mentre loro si fanno tutta una serie di seghe mentali, sta a noi fargli pensare che si sbagliano e non di poco.
Sta a noi far capire che un processo in telecamera non isolerà mai i compagni detenuti.
Sta a noi fargli capire che possono arrestare chiunque di noi, ma la solidarietà non riusciranno mai ad arrestarla.
Sta a noi fargli capire che “ tutto ha un inizio e tutto ha una fine”, e come la storia ci ricorda qualsiasi dittatura è destinata a finire a testa in giù.
Avete goduto ieri, ridete oggi…ma piangerete domani!
Solidarietà e Complicità con Gianluca e Adriano!
Solidarietà e Complicità con Alfredo e Nicola!
Per l’azione diretta col fatto e distruttiva!
RadioAzione