Mentre da ieri infuriano gli scontri tra le gangs dell’ ISIS e i guerriglieri del PKK in nuove zone, sia al confine settentrionale della città-bastione, che nel Sud del Rojava, lo scenario geopolitico della zona si arricchisce di ulteriori passaggi da parte delle forze con interessi più stretti che mai nell’area.
La “svolta” statunitense di mandare aiuti a livello di armamentari e medicinali alle formazioni dell’ YPG è stata accolta con un disappunto molto evidente, tramutato in freddezza, dal Governo di Ankara. Nel gioco delle parti comunque, a una mossa di Washington che cerca di inserirsi come “pilota” della resistenza nell’area, dopo che per sei settimane non era stato mosso nulla in favore delle formazioni del PKK, c’è d’altro canto l’apertura dei corridoi verso la Turchia per le truppe dei peshmerga iracheni che si muoveranno su assenso di Erdogan verso Kobane per rinforzare l’opposizione allo stato islamico.
Una mossa che malcela il tentativo di mettere un cappello alla capacità di tenuta delle formazioni del PKK, che allo stesso tempo però rende conto di come l’impostazione previa di lasciare avanzare le gans dell’ISIS di modo che strangolassero la resistenza curda e dunque intervenire solo a posteriori non sia andata come auspicato dagli spietati ragionamenti del Governo a targa AKP.
Il commento dalla redazione di Radio Infoaut:
http://www.infoaut.org/index.php/blog/conflitti-globali/item/13030-aggiornamenti-da-kobane-tra-aiuti-e-riposizionamenti