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tratto da parolearmate.noblogs.org
La versione grafica in italiano è tratta dal trimestrale Fenrir (N. 2 Marzo 2012)
Non dite che siamo pochi
Alle nostre sorelle e fratelli della FAI/Fronte Rivoluzionario Internazionale un contributo ragionando su comunicazione, organizzazione e lotta armata, all’alba di una nuova epoca
Non dite che siamo pochi
E che l’impegno è troppo grande per noi.
Dite forse che due o tre ciuffi di nubi
Sono pochi in un angolo di cielo d’estate?
In un momento si stendono ovunque…
Guizzano i lampi, scoppiano i tuoni
E piove su tutto.
Non dite che siamo pochi
Dite solamente che siamo.
Lee Kwang Su
Noi i compagni della “FAI/Cooperativa artigiana fuoco e affini (occasionalmente spettacolare)/ Fronte Rivoluzionario Internazionale” e della “FAI/Brigata 20 luglio/ Fronte Rivoluzionario Internazionale” rivendichiamo in questo scritto frutto di un incontro a più voci, a nome delle compagne “FAI/ Sorelle in armi nucleo Mauricio Morales/Fronte Rivoluzionario Internazionale” i pacchi bomba che nel marzo 2011 hanno portato al grave ferimento del tenente colonnello della folgore Alessandro Albamonte, il pacco bomba che ha leggermente ferito le impiegate degli uffici della Swissnuclear, ed il pacco bomba al carcere di Koridallos in solidarietà con le nostre sorelle e fratelli delle “Cospirazione delle cellule di fuoco/FAI/ Fronte Rivoluzionario Internazionale”. Negli ultimi tempi nelle metropoli che si affacciano sulle sponde del mediterraneo le strade sono continuamente animate da sempre più accese proteste e manifestazioni degli oppressi non più disposti a subire l’oppressione del dominio: dalla Grecia alla Tunisia, dalla Spagna alla Libia, la miccia continua a bruciare. In una di queste strade ci siamo incontrati ed abbiamo deciso di approfondire la discussione su quanto si muove negli ambienti dell’anarchismo insurrezionale di mezzo mondo. Nel generale ottimismo delle compagne/i che, nella diversità vedono emergere focolai sempre nuovi di lotta, in un dialogante e vitale confronto informale internazionale, è emersa una voce dissonante. Era una nostra compagna delle “Sorelle in armi nucleo Mauricio Morales” che con rabbia ci ha comunicato la censura del comunicato/dibattito che rivendicava le azioni succitate. Si tratta di 12 rivendicazioni recapitate per posta ordinaria a varie realtà del movimento anarchico in lingua italiana, nessuna è stata pubblicata impedendo una comunicazione vitale per la crescita internazionale del dibattito informale. Oggi sappiamo che questa censura è solo la reazione disperata di un vecchio anarchismo ammorbato dal burocraticismo assembleare e dall’ossessione della lotta nel sociale trasformata in istupidimento nella lotta parziale. Dalle ceneri del vecchio e glorioso anarchismo individualista, un nuovo insurrezionalismo sta nascendo. Come avevano scritto le nostre sorelle nella loro rivendicazione mai arrivata: “per la prima volta nella storia un organizzazione informale una federazione di gruppi informali a livello mondiale si è fatta carne sanguinando e facendo sanguinare”. L’organizzazione informale non è più una fantasia astratta, un soliloquio in bocca ad un pugno di compagne/i più o meno dotti, più o meno sinceri. In questi ultimi anni in varie parti del mondo i nuovi nichilisti hanno scatenato preoccupazione ai vari stati e timore e ostilità nella parte ufficiale dei movimenti anarchici. Il nuovo anarchismo farà della fantasia distruttiva la propria forza e cementerà nell’atto nichilista la propria coerenza. Da quando abbiamo lanciato la proposta di una “Federazione Anarchica Informale” molta acqua è passata sotto i ponti. Oggi grazie alle sorelle e fratelli della “Cospirazione delle cellule di fuoco” che l’hanno rilanciata la “FAI/Fronte Rivoluzionario Internazionale” la “FAI/Rete Globale”, “L’International Network of action e solidarity”, la “Federacion Anarquista Informal-Red Global” …. Con i suoi mille nomi è diventata una realtà. Realtà che mai come in questo momento ha bisogno di crescere attraverso lo strumento dell’organizzazione informale sul piano mondiale grazie ad una federazione di gruppi d’azione. Decine e decine di cellule , nuclei, movimenti e singole-i compagne-i che in maniera diffusa e orizzontale uniti da un solido e chiaro patto di mutuo appoggio muovono guerra in maniera caotica e distruttiva all’esistente.
In Grecia:
-Cospirazione delle cellule di fuoco/FAI/ Fronte Rivoluzionario Internazionale
-Fronte Rivoluzionario Internazionale/ Cospirazione delle cellule di fuoco/ Gruppi rivoluzionari per la diffusione del terrore nucleo dei vandali.
-Fronte Rivoluzionario Internazionale/ Complicità terrorista guerrieri dell’abisso comando Severino di Giovanni
-Fronte Rivoluzionario Internazionale/Condotte devianti per la diffusione del terrorismo rivoluzionario/ Cellula d’azione anarchica
-Cellula di Solidarietà Rivoluzionaria-FAI
-Fronte Rivoluzionario Anarchico/condotte devianti per la diffusione del terrorismo rivoluzionario/Cellula di attacco riflessivo
– FAI/Cell of Aggressive Coscience
-Fronte Rivoluzionario Internazionale/Cospirazione cellule di fuoco/ Gruppi rivoluzionari per la diffusione del terrore/ Cellula Anormal-Heretics
In Indonesia:
-FAI Informal Anarchist Federation, Indonesia Section.
In Messico:
Le due anime dell’insurrezionalismo messicano (FLA-FLT) e le Celulas Autonomas de Revolucion Inmediata Praxedis G. Guerriero.
-Federacion Anarquista Informal/Acrata
-Frente de Liberacion de la Tierra (FLT)/ Red Internacional de accion y solidaridad Grupo Informal Anti-civilizacion
– Frente de Liberacion de la Tierra (FLT)/ Federacion Anarquista Informal- Red Global
-Nucleo Insurrecto Sole-Baleno de las Celulas Autonomas de revolucion inmediata Praxedis Guerriero/FAI
-Comando de Individuos Libres, Peligrosos, Salvajes e Incendiarios por la Peste Negra /FAI/Red Global
-Ludditas contra la domesticacion de la naturalezza Salvaje/FAI/Red Global
-Celula Eco Anarquista por el ataque directo/FAI/Red Global
-Brigada de accion Revolucionaria por la propaganda por el hecho y la accion armada-Simon Radowisky/FAI/ Red Global
In Cile:
-Frente Internacional Rivoluzionario/Comando Insurrecional Aracely Romo
-Comando 8 de dicembre Coordinamento Internacional FAI
In Russia:
-ELF Russia Informal Anarchist Federation (FAI)/International Network of action e solidarity/ Fronte Rivoluzionario Internazionale
In Perù:
-Circulo de accion Iconoclasta/FAI
In Olanda:
-Cospirazione delle cellule di fuoco- cellula olandese
In Inghilterra:
-Federazione Internazionale anarchica informale/FAI
In Italia:
-FAI/Cooperativa Artigiana fuoco e affini (occasionalmente spettacolare)/Fronte Rivoluzionario Internazionale.
-FAI/Brigata 20 Luglio/Fronte Rivoluzionario Internazionale
– FAI/Sorelle in armi nucleo Mauricio Morales/ Fronte Rivoluzionario Internazionale
-FAI/Cellula rivoluzionaria Lambros Fountas
-FAI/ Solidarietà Internazionale
-FAI/Rivolta Animale
-FAI/Nucleo Rivoluzionario Horst Fantazzini
-FAI/Cellule contro il Capitale il Carcere i suoi Carcerieri e le sue Celle
-FAI/Cellule armate per la solidarietà internazionale
-FAI/Rivolta Anonima Terribile (RAT)
-FAI/Cellule metropolitane
-FAI/Narodnaja Vojla
Sono dieci anni che attraverso l’azione con i nostri limiti, ma con costanza cerchiamo di concretizzare tale progetto organizzativo. Naturalmente la crescita non sarà lineare e progressiva, ci saranno alti e bassi, per lunghi e brevi periodi in cui quasi tutto tacerà per poi riprendere più forte che mai in un paese che magari neanche immaginiamo. Ogni gruppo e singolo con la sua forza, la sua volontà darà il proprio contributo d’azione e di comunicazione aiutando tutti gli altri ad aggiustare il tiro. La repressione ha già colpito duramente in Grecia. Le nostre sorelle e fratelli delle “Cellule di fuoco” continuano a lottare dentro le mura partecipando con i loro scritti, in maniera eccezionale, a questo assestamento organizzativo. Senza conoscerci siamo un’unica cosa, nelle tante diversità siamo la mano che spezzerà le catene. In un primo momento ciò che ci legherà sarà la solidarietà rivoluzionaria attraverso quello che stupidamente alcuni anarchici definiscono “movimento fittizio”, non riuscendo a capire che proprio nella solidarietà che si tempra qualunque progetto rivoluzionario. Nella nostra storia noi della FAI italiana abbiamo sempre agito senza mediazioni in lotte “sociali”: lotta al FIES, lotta contro i CIE, mai rapportandoci in maniera demagogica dall’alto in basso. Abbiamo sempre agito come individui non volendo indottrinare nessuno. Ciò che ci distrugge distruggiamo ciò che non ci uccide ci rafforza. Gli unici limiti che poniamo alla nostra azione sono di carattere etico. In un mondo diviso in inclusi ed esclusi noi con la nostra azione abbiamo fatto una scelta. Non ci interessa una società divisa in classi non vogliamo nessuna dittatura di una classe su un’altra, vogliamo l’anarchia! Milioni di microcosmi dove ogni individuo potrà sperimentarsi liberamente. Qualcosa di molto simile a quello che sperimentiamo ogni giorno attraverso l’azione, elaborare il modo migliore di organizzarsi senza cedere la propria libertà individuale. E’ entusiasmante crescere in questa esperienza organizzativa insieme a sorelle e fratelli che mai abbiamo visto e che probabilmente mai vedremo. E’ entusiasmante come in un determinato momento storico individui che non si conoscono arrivino alle stesse conclusioni. Non sappiamo come si evolverà la FAI/Fronte Rivoluzionario Internazionale, le possibilità sono enormi e inimmaginabili. Potrebbe estinguersi in un lampo o crescere in maniera esponenziale. La nostra crescita sarà soprattutto qualitativa, crescita consistente proprio nelle potenzialità inimmaginabili dell’organizzazione informale. Ci vorrà molto tempo prima che la FAI/Fronte Rivoluzionario Internazionale dia il meglio di sé, prima che l’organizzazione informale crei problemi reali a questo stato di cose. E’ una guerra di resistenza quella anarchica che è iniziata più di un secolo fa. Con i suoi alti: il contributo dato alla comune di Parigi, l’epoca della propaganda col fatto, l’epoca delle grandi rivoluzioni ed i suoi bassi: il sindacalismo, la non violenza, il municipalismo libertario tutto ciò che secondo noi va sotto il nome di compromesso. Il nostro percorso sarà lungo e caratterizzato da una continua comunicazione attraverso l’azione. La comunicazione è il fulcro di tutta la nostra struttura informale e ne è anche il punto debole. Fino ad un anno fa i nostri comunicati-azione potevano essere letti sulle prime pagine di tutti i maggiori quotidiani italiani, questo ci serviva per comunicare. Oggi il potere (era inevitabile) si è reso conto del pericolo insito in questa comunicazione e censura non l’azione ma il comunicato, il messaggio. Per velocizzare i tempi di diffusione di questo scritto e raggiungere il maggior numero possibile di realtà anarchiche abbiamo deciso di usare la posta elettronica. Tale scelta è dovuta anche alla scarsezza di pubblicazioni di lingua italiana disposte e capaci a dar spazio a quanto di nuovo si sta muovendo nel movimento anarchico a livello internazionale. Per aumentare la riproducibilità di un’azione, secondo noi, questa deve essere motivata, rivendicata. Il potere altrimenti la inquinerebbe stravolgendone il significato e rendendola di fatto sterile e questo, noi che scriviamo, lo sappiamo bene per averlo sperimentato direttamente sulla nostra pelle più volte. Un azione distruttiva rimane pur sempre una bellissima cosa, anche se non rivendicata. E può essere fatta anche per il solo piacere di farla. Fare qualcosa di giusto fa sempre bene. Ma a noi non basta, noi questo sistema vogliamo farlo crollare. Più riproducibile è l’azione, maggiore è la sua reale potenzialità distruttiva, più i ribelli capiscono che una resistenza concreta esiste maggiormente verranno spinti all’azione. In passato e ancora oggi a qualcuno di noi è capitato individualmente di partecipare ad azioni non rivendicate con compagne e compagni che naturalmente non facevano parte della FAI/Fronte Rivoluzionario Internazionale, questo per apportare dati tecnici che potrebbero salvare la preziosissima vita delle compagne-i, e perché no, per imparare qualche tecnica nuova. Noi della FAI italiana continuiamo a percorrere tutte le strade che possano affluire nel fiume rivoluzionario. Scontri di piazza, lotte popolari, progetti di lotta radicale più circoscritti contribuiscono tutti a dar nuova linfa alle nostre pratiche d’attacco. Sono dieci anni che agiamo indisturbati. Il potere colpisce a destra e manca con operazioni repressive sempre più fantasiose, ma finora nessuno di noi è mai stato colpito. Ci dispiace moltissimo per le compagne-i che vengono arrestati e inquisiti, ma meglio che le-i colpevoli rimangano fuori, liberi di colpire e ancora colpire. Qualcuno di noi forse cadrà, ma verrà presto rimpiazzato da altri gruppi. Speriamo in quell’occasione di comportarci come le sorelle ed i fratelli delle “Cellule di fuoco”, che continuano con coraggio e coerenza la lotta all’interno delle mura di un carcere che siamo sicuri salterà. La critica deve sempre essere attiva e sveglia. La critica e l’autocritica ci devono salvare dall’autoreferenzialità che ci porterebbe questa si al fittizio, verso il nulla. Come abbiamo già detto in passato e preferibile che i gruppi di affinità non si conoscano tra di loro, per contrastare meglio la repressione, ma se capita come è capitato a noi, di ri-conoscerci in ambito di movimento, a quel punto i rischi aumentano contemporaneamente alle prospettive immediate. Esempio aumento delle capacità tecniche, aumento probabilità di procurarsi armi ed esplosivi, maggiore possibilità di appoggio ai compagni costretti alla clandestinità. Abbiamo letto con molta attenzione “Il sole continuerà a sorgere” delle “Cospirazione delle cellule di fuoco”, e siamo arrivati alla conclusione che i tre punti chiave per l’accordo informale della seconda generazione delle “cellule di fuoco” possano diventare i punti chiave della “FAI/Fronte Rivoluzionario Internazionale”. In questi tre punti si rispecchiano le nostre caratteristiche principali. La prima: l’azione diretta distruttiva come elemento indispensabile e imprescindibile. Azione che può andare dal lancio di una molotov all’assassinio, senza alcuna gerarchia di importanza, ogni gruppo o individuo deciderà come meglio vorrà, nel rispetto della propria etica rivoluzionaria che sicuramente mai dovrà acconsentire a colpire nel mucchio. Questo punto dovrà dare origine secondo la nostra prospettiva ad una nuova guerriglia anarchica e nichilista, mille e mille fuochi ovunque contro il capitale. Il secondo punto qualificante importantissimo e quello di non farci mai i portavoce, i rappresentanti di nessuno. Non rappresentiamo che noi stessi, donne e uomini, in perenne rivolta contro l’esistente, contro il potere politico, il potere tecnologico, il potere del capitale che su tutti i piani rischia di annientare l’intera vita su questo pianeta. In noi naturalmente nessuna speranza in una classe che imporrà la sua dittatura su un’altra, che poi si riduce sempre alla dittatura dei “rappresentanti” di una classe su tutti gli altri. In noi nessuna solidarietà nei confronti dei sottomessi, che se pur sfruttati non muovono un dito per sollevarsi, contribuendo così anche alla nostra oppressione. Ciò che ci qualifica di più è il rifiuto della delega, della “rappresentanza”, la nostra rivolta è individuale ed è lì che il nostro anarchismo si fa nichilismo e rivoluzione attraverso lo strumento organizzativo della federazione informale. Il terzo punto caratterizzante: la solidarietà rivoluzionaria internazionale. Le compagne-i che aderiscono a questo accordo informale dovranno lanciare campagne di lotta che verranno raccolte dagli altri gruppi del FAI/Fronte Rivoluzionario Internazionale con i loro tempi e modi. Tre punti semplici e diretti che secondo noi segnerebbero un passo avanti per la nostra organizzazione informale, ampliando nella sua visione “anti-sociale” e “nichilista” il documento fondativo FAI: “Chi siamo lettera aperta al movimento anarchico ed antiautoritario”. Tutto ciò che riguarda la “FAI/Fronte Rivoluzionario Internazionale” è in caotica e continua evoluzione, a cominciare dai suoi tanti nomi e definizioni. Siamo solo all’inizio, la “Cospirazione delle cellule di fuoco” è il motore di questa esplosione di vitalità rivoluzionaria. Il motore propulsore di una federazione informale che sta crescendo e che ha superato i confini, che per noi anarchici vanno abbattuti, quelli delle nazioni. Qualunque scritto organizzativo, analisi e critica uscirà dalle azioni della FAI/Fronte Rivoluzionario Internazionale non sarà mai quello definitivo. La nostra federazione informale è in continua evoluzione. Le compagne ed i compagni del Fronte Rivoluzionario Internazionale sparsi per il mondo tra un incendio e l’altro, già contribuiscono all’analisi ed alla crescita di questo progetto. Le nostre sorelle e i nostri fratelli che sono imprigionati sono la nostra più grande forza, la loro analisi ci apre gli occhi, la nostra rabbia ed odio per il loro arresto ci dà forza. Un continuo e infinito assestamento organizzativo, in fondo questa è la Federazione Informale, in prospettiva non di una futura lontanissima rivoluzione mondiale che non sappiamo quando, se mai arriverà, ma in prospettiva della qualità stessa della nostra esistenza che in questo momento, qui ed oggi, si realizza pienamente nella lotta armata contro il potere. Noi della FAI-italiana proponiamo come bandiera di questa lotta il simbolo delle “Cospirazione delle cellule di fuoco”, le 5 frecce di diversa lunghezza e da diverse direzioni che colpiscono unite il potere. Ad indicare la miriade di gruppi e singoli del Fronte Rivoluzionario Internazionale /FAI che con varia intensità ma uniti da un patto di mutuo appoggio colpiscono senza respiro. Le frecce sono sormontate da una stella nera con una A all’interno, simbolo del nostro anarchismo, sopra la stella il nome del gruppo del Fronte Rivoluzionario Internazionale che rivendica l’azione. Ci siamo decisi per una simbologia perché la storia della “Cospirazione delle cellule di fuoco” ci è entrata dentro e ha fatto breccia nei nostri cuori di ribelli. Questo, naturalmente, se le compagne-i greci sono d’accordo. In un periodo di crisi mondiale a tutti i livelli, darsi una struttura anarchica informale vuol dire smettere di aspettare gli eventi e andare verso la rivoluzione. Nei paesi arabi i regimi crollano per dare origine ad altri regimi, questa volta democratici. Le super potenze mondiali hanno gioco facile a influenzare gli eventi, l’Europa è sull’orlo del collasso, non bisogna rimanere con le mani in mano, legati a vecchi schemi organizzativi che hanno già dato in passato il peggio di sé. Darsi una Federazione Anarchica Informale vuol dire incidere concretamente nel panorama delle lotte degli esclusi di tutto il mondo, vuol dire incidere concretamente nella lotta che la natura ogni giorno intraprende contro la criminale “tecnologia” umana. Incidere attraverso la concretezza di attacchi diffusi sul territorio. Attacchi che non sono mai mancati, ma che legati tra di loro da una rete informale internazionale basata sul patto di mutuo appoggio, diventano più visibili, più virulenti, moltiplicandone la diffusione e di fatto il potenziale sovversivo. Come abbiamo già detto non crediamo di avere la verità in tasca, ma siamo convinti che in certi momenti della storia le idee si impongono da sole, oggi è arrivato il momento di dare il contributo concreto che forse farà la differenza. Una bella scommessa quella che facciamo, la più bella scommessa che un rivoluzionario anarchico possa fare, lanciare il cuore oltre l’ostacolo e vedere cosa succede. Noi della FAI/Cooperativa artigiana fuoco ed affini (occasionalmente spettacolare)/Fronte Rivoluzionario Internazionale e della FAI/Brigata 20 luglio/Fronte Rivoluzionario Internazionale aderiamo alla campagna di solidarietà rivoluzionaria che le compagne FAI/Sorelle in armi nucleo Mauricio Morales hanno iniziato con il pacco bomba al carcere di Koridallos. Una volta all’anno colpiremo in solidarietà con le nostre sorelle e fratelli della Cospirazione delle cellule di fuoco finché non verranno rimessi in libertà. Le decine e decine di anni di galera a cui sono stati condannati si trasformeranno in un tragico boomerang per lo stato greco. Gli interessi di questo stato in Italia verranno colpiti, anno per anno, con sempre maggiore durezza. Invitiamo gli altri gruppi e singoli della FAI/Fronte Rivoluzionario Internazionale sparsi per il mondo a fare altrettanto.
LUNGA VITA ALLA COSPIRAZIONE DELLE CELLULE DI FUOCO
VIVA LA FAI//FRONTE RIVOLUZIONARIO INTERNAZIONALE
FAI/Cooperativa artigiana fuoco ed affini (occasionalmente spettacolare)/Fronte Rivoluzionario Internazionale
FAI/Brigata 20 luglio/Fronte Rivoluzionario Internazionale