Cremona: commento al corteo antifascista del 24 gennaio
Il corteo cremonese di sabato 24 maggio aveva un obbiettivo chiaro, quello di chiudere i covi fascisti e quell’obiettivo ha provato a paraticarlo, tentando per diverse volte di raggiungere la sede di Casa Pound. In una Cremona blindata e deserta la polizia ha impedito al corteo di raggiungere il suo obbiettivo, ma ha dovuto faticare parecchio. Nei video che circolano si sentono agenti che lamentano male alla schiena e la mancanza di ulteriori lacrimogeni.
Il corteo ha provato a più riprese ad aggirare i blocchi, non si è mai disunito, ha fatto indietreggiare i reparti, ma il sistema di protezione dei fascisti era ben congeniato e poteva contare in numeri e mezzi notevoli. A fine corteo Sel, presto seguyita da un comunicato congiunto di Cgil-Anpi-Arci invitava la questura locale a identificare e punire ” i facinorosi” che avrebbero fatto degenerare un corteo altrimenti pacifico, mentendo e sapendo di mentire. Mentre i media ceracano di far montare l’indignazione cittadina per i danni collaterali (qualche banca sanzionata e una caserma dei vigili urbani appena appena affumicata) Emilio è tuttora ricoverato in ospedale in condizioni critiche mentre i fascistelli di Casa Pound sembrerebbero essere spartiti dall’orizzonte cittadino.
Un bilancio del corteo e un aggiornamento sulle condizioni di Emilio con Michele del cs Dordoni
Cremona Corteo Antifa
Il corteo arriva alla sua chiusura al Csa Dordoni.
Aprese sede Casa Pound a Cremona. Corteo antifascista