Ieri sera un corteo di diverse centinaia di antifascisti ha sfilato per le vie di Milano Sud sotto una pioggia battente per ricordare il 12° anniversario dell’omicidio fascista di Davide “Dax” Cesare.
La manifestazione di ieri è arrivata dopo diverse giornate di iniziative che hanno visto, tra le altre cose, concerti e presentazioni di libri.
Quest’anno la manifestazione ha cambiato percorso ed invece che attraversare Corso San Gottardo e raggiungere subito Via Gola ed il quartiere dove Davide abitava ha invece percorso Via Tabacchi e Via Sarfatti per raggiungere il monumento dedicato a Roberto Franceschi, giovane militante del Movimento Studentesco ucciso da un colpo di arma da fuoco sparato dalla Polizia nel Gennaio 1973.
Da qui, percorrendo Via Bocconi, Via Bligny e Via Col di Lana gli antifascisti hanno raggiunto Piazza XXIV Maggio. Una piazza pesantemente trasformata dai lavori in vista di Expo. Il corteo ha poi percorso il Naviglio per poi tornare in quartiere.
Quest’anno l’anniversario di Dax cade in un periodo che vede un certo attivismo in città dell’estrema-destra (fatto anche di aggressioni davanti alle scuole) per non parlare poi della gravissima aggressione Cremona ad opera di Casa Pound contro Emilio, militante del centro sociale Dordoni.
E’ di sabato scorso l’ultimo banchetto di Forza Nuova in Stadera contrastato dalla mobilitazione immediata degli antifascisti.
Quest’anno, con il 70° anniversario della Liberazione cade anche il 40° anniversario dell’omicidio di Sergio Ramelli. In vista della parata nazista del 29 Aprile gli antifascisti hanno iniziato a mobilitarsi e costruire iniziativa.
In aggiunta a ciò, dopo il corteo nazionale di Ottobre a Milano (anche quello contrastato da un corteo antirazzista di 10.000 persone), la “nuova” Lega Nord di Matteo Salvini in versione anti-europea e nazionalista, ha tentato il “colpaccio” a Roma non riuscendo però a sfondare, ma anzi venendo in qualche modo “battuta” sul terreno dei numeri da quelli messi in campo dai movimenti.
La mobilitazioni antifasciste proseguono quindi verso un 25 Aprile che diventa oggi più che mai data importante sia dal punto di vista politico che simbolico.