Il 26, 27 e 28 marzo 2015 si è svolta ad Atene una Tre Giorni organizzata dall’ “Assemblea di Solidarietà per i prigionieri politici ed combattenti perseguiti e detenuti”. A questa iniziativa ha partecipato anche il Soccorso Rosso Internazionale (SRI) con una delegazione composta dai compagni belgi, tedeschi, svizzeri ed italiani.
Pubblichiamo questo resoconto sull’iniziativa, con allegato l’appello alla Chiamata Internazionale per la Solidarietà Rivoluzionaria con i prigionieri politici in sciopero della fame dal 2 marzo in Grecia, documento firmato dal Network of imprisoned social fighters.
Nei giorni 26/27/28 marzo 2015, ad Atene, si è svolta una serie di iniziative nell’ambito della “Tre giorni per la resistenza e la solidarietà”, indetta dall’ “Assemblea di solidarietà per i prigionieri politici e i combattenti perseguiti e detenuti”, incentrata su repressione, carcere, resistenza dei rivoluzionari prigionieri e lotte. Tali iniziative sono state organizzate in concomitanza con la lotta in corso nelle carceri greche culminata con lo sciopero della fame, iniziato il 2 marzo 2015, che alcuni rivoluzionari prigionieri greci [membri di “Lotta Rivoluzionaria”, dell’Organizzazione “17 Novembre” e della “Rete dei Combattenti Prigionieri “DAK”(1)] e turchi stanno conducendo in alcune prigioni contro le leggi repressive, per l’abolizione delle prigioni di tipo C (carceri di massima sicurezza) e per la liberazione di Savvas Xiros, militante dell’Organizzazione “17 Novembre”.
In particolare:
– il 26 marzo, al Politecnico, si è tenuto un incontro in cui sono stati affrontati i temi delle carceri di tipo C, della legislazione contro il terrorismo, delle lotte sviluppatesi e degli attuali scopi del movimento in Grecia;
– il 27 marzo, presso il Politecnico, alla presenza di circa 200 persone, si è tenuta una conferenza sulle esperienze di lotta condotte contro il regime d’isolamento nelle carceri in Europa e nel mondo, cui hanno preso parte alcuni ex prigionieri che hanno raccontato la loro esperienza di lotta e diversi militanti che hanno parlato di repressione e del funzionamento del carcere, quale massima espressione del dominio repressivo e della controrivoluzione della classe dominante.
Per quanto riguarda l’esperienza in Italia, partendo dalle lotte degli anni ‘70-‘80, si è parlato di repressione e delle trasformazioni dell’ordinamento penitenziario (articolo 90, carceri speciali, tortura, isolamento, differenziazione, Alta Sorveglianza e regime di 41bis), come chiavi di lettura per comprendere la lotta di classe e rivoluzionaria e l’azione repressiva e controrivoluzionaria dello Stato.
– Il 28 marzo, per le vie di Atene, è sfilata una manifestazione in solidarietà con i rivoluzionari prigionieri, cui hanno partecipato circa 1000 persone.
Una delegazione del Soccorso Rosso Internazionale (SRI), composta da una ventina di compagni (tedeschi, belgi, svizzeri e italiani), ha partecipato ad Atene a queste iniziative e durante il corteo è stato formato uno spezzone dietro allo striscione “SMASH CAPITALISM – BUILD SOLIDARITY”.
La manifestazione è stata caratterizzata da azioni contro i simboli del capitalismo come banche e negozi di lusso e contro un grande albergo dove recentemente si è riunita la “nuova Troika”.
Nel quartiere di Exarchia sono state erette delle barricate e due compagni sono stati fermati e subito dopo rilasciati.
In serata, presso “Villa Zagrafou” di Atene, alla presenza di circa 60 persone, in gran parte giovani di area anarchica, si è tenuta un’iniziativa organizzata dall’“Assemblea di solidarietà per i prigionieri politici e i combattenti perseguiti e detenuti”, nel corso della quale sono stati spiegati il lavoro e le finalità dell’organismo promotore, è stato presentato un libro sull’attività a sostegno dei lavoratori in Grecia nel periodo 1924-1936 e illustrata, attraverso alcuni interventi e la proiezione di 3 video (sul Soccorso Rosso, sulle vicende di Marco Camenisch e Georges Ibrahim Abdallah), l’attività e il ruolo del Soccorso Rosso Internazionale a partire dagli anni ’20 fino ad oggi e l’importanza di promuovere la solidarietà di classe nei confronti dei rivoluzionari prigionieri, come parte integrante della lotta più generale contro il sistema vigente.
All’esterno delle carceri, a fianco dell’attività di solidarietà verso i rivoluzionari prigionieri, in Grecia si sta sviluppando una lotta che vede l’attuazione anche di diverse azioni, quali le occupazioni di una sede di “Syriza”, della facoltà di giurisprudenza nel centro di Atene e della radio “Kokkino 105,5” (vicina a Syriza) o le azioni contro il palazzo di giustizia di Heraklion (Creta) e contro la sede di Syriza a Patisia.
Nel frattempo, prosegue lo sciopero della fame dei rivoluzionari prigionieri, ma comincia ad avere delle conseguenze sullo stato di salute di alcuni di loro. Dal 17 marzo sono stati ricoverati in ospedale alcuni prigionieri della “Cospirazione delle Cellule di Fuoco”, mentre il 23 marzo è stato ricoverato Kostas Gournas, membro dell’organizzazione “Lotta Rivoluzionaria” e il giorno dopo è avvenuto lo stesso per Haris Hatzimihelakis, Giorgios Polydoros, Gerasimos Tsakalos e Olga Ekonomidou, membri della “Cospirazione delle Cellule di Fuoco”.
Nella fase di ulteriore aggravamento della crisi economica e sociale, la borghesia imperialista sta portando avanti, nel quadro di un durissimo attacco a tutte le condizioni del proletariato e delle masse popolari, le strategie e gli strumenti della repressione sempre più aggressivi, segno non di una forza bensì di una “debolezza” della classe dominante. Misure repressive atte a colpire sempre più ogni tentativo di lotta al di fuori degli “schemi imposti” e di organizzazione della prassi rivoluzionaria.
I diversi rivoluzionari prigionieri che nel mondo, nonostante le continue manovre praticate dal potere per piegarli, continuano a lottare, resistere e mantenere intatte le loro identità politiche, come stanno facendo in questo momento i compagni prigionieri in Grecia, dimostrano che la resistenza e la lotta sono l’unica possibilità per una prospettiva di cambiamento radicale della società.
La resistenza dei rivoluzionari prigionieri rafforza la nostra lotta, la nostra solidarietà fortifica la loro resistenza.
La solidarietà di classe nei confronti dei rivoluzionari prigionieri è lotta per la difesa della loro identità politica e per l’affermazione di una prospettiva rivoluzionaria.
Solidarietà ai rivoluzionari prigionieri in lotta in Grecia e in tutto il mondo!Solidarietà è lotta!
Abbattere il capitalismo!
Collettivo Contro la Repressione per un Soccorso Rosso Internazionale (CCRSRI)ccrsri.wordpress.com
ccrsri1@gmail.com
1 Nei primi giorni di marzo hanno incominciato lo sciopero della fame anche diversi rivoluzionari prigionieri della “Cospirazione delle Cellule di Fuoco” (CCF), come reazione all’operazione repressiva condotta dallo Stato contro alcuni loro familiari, accusati di aver tentato di organizzare un piano di evasione dalla prigione di Koridallos.
Aprile 2015
INTERNATIONAL CALL for revolutionary solidarity with the political prisoners on hunger strike since 2nd of March in Greece
https://ccrsri.wordpress.com/2015/04/02/atene-262728-marzo-2015-il-soccorso-rosso-internazionale-a-fianco-dei-rivoluzionari-prigionieri-in-lotta-nelle-carceri-in-grecia/