Dopo lo sgombero subito ieri alle prime luci della giornata, e dopo una giornata di mobilitazione e risposta collettiva alla decisione di amministrazione comunale e questura, i compagni e le compagne di Lecce attivi nell’esperienza del Binario68 hanno realizzato una nuova occupazione, riappropriandosi dell’ex centro di smistamento postale di Cavallino. Di seguito le poche righe che danno comunicazione della notizia e in seguito il comunicato che ripercorre la giornata di ieri:
I POSTI VANNO E VENGONO MA NOI RESTIAMO.
H.17.00 Assemblea pubblica
We`re coming back
Questa mattina all’alba è stato sgomberato il Binario 68 Occupato, spazio occupato e autogestito da un anno e mezzo, nel quartiere San Pio di Lecce. L’operazione delle forze dell’ordine è durata circa due ore, con l’ausilio del reparto celere, dei carabinieri, dei vigli del fuoco e della digos. Durante le operazioni di sgombero gli/le occupanti sono saliti sul tetto per difendere la propria casa, permettendo anche ad un gruppo di circa 40 solidali di esprimere la loro complicità all’occupazione, manifestando la propria contrarietà allo sgombero.I solidali hanno presidiato l’imbocco di via Birago, dove è sita la struttura, facendo sentire la propria voce ed aspettando il rilascio dei/delle compagni/e.
Successivamente solidali ed occupanti si sono mossi verso il comune, riconoscendo in esso una delle controparti politiche promotrici dello sgombero. Avendo avuto la possibilità di incontrare nei corridoi il sindaco, con rabbia e determinazione i/le compagni/e lo hanno messo dialetticamente “spalle al muro”. Dal centro della città il presidio si è mosso in corteo attraversando il centro storico fino a raggiungere l’ateneo della città, con striscioni, cori e volantinaggio.Durante tutta la giornata è stato ribadito che Lecce non è la città vetrina e bomboniera che troppo spesso amministratori locali, e non solo, tanto millantano.
Lecce è una città in cui ancora oggi si vive un forte disagio sociale, fatto di periferie abbandonate a se stesse nel degrado più totale senza luoghi o momenti in cui si possa creare aggregazione dal basso e socialità. Una città che quotidianamente vive sulla propria pelle l’emergenza abitativa, costretta a vivere di un turismo d’élite che distrugge tradizioni e cultura popolare in favore del consumismo sfrenato.Alla città “capitale della cultura” si è contrapposta negli ultimi anni un’altra città, fatta di solidarietà ed aggregazione, conflitto politico e sociale ed iniziative culturali.
Per noi la vera cultura è quella costruita dal basso, aggregativa e rispettosa delle varie sotto culture giovanili, musicali, artistiche e letterarie che hanno trovato all’interno dello spazio occupato di via Birago un luogo dove potersi liberamente esprimere. Un luogo dove potersi confrontare in maniera orizzontale e senza gerarchie, dove poter crescere insieme politicamente e non, condividere la propria quotidianità al di fuori delle logiche capitalistiche di mercato. Uno spazio in cui, attraverso l’autorganizzazione e l’impegno spontaneo di ognuno, è stato possibile realizzare una palestra popolare, una biblioteca, un free-shop ed una sala prove, aperti gratuitamente a tutti.
E’ in corso un pranzo sociale presso il palazzo Codacci Pisanelli (Ateneo) .Il prossimo appuntamento è alle 16.00, sempre in Ateneo.A breve ulteriori aggiornamenti.
IL BINARIO68 NON E’ SOLO UNO SPAZIO, MA E’ AGGREGAZIONE, LOTTA ED IDEE E QUESTO SGOMBERO E’ UNA POSSIBILITA’ IN PIU’ PER RILANCIARE LA LOTTA!