Nella tarda mattinata di oggi, a margine di un corteo studentesco che ha visto in piazza diversi studenti medi di Barletta si è verificato un grave episodio di squadrismo. Un ragazzo di 16 anni è stato aggredito e picchiato da alcuni militanti di estrema destra, tra cui anche alcuni maggiorenni, riconducibili all’area di Casapound e Blocco Studentesco. Non sappiamo ancora molto della dinamica dell’aggressione ma alcune certezze, date da testimonianze, ci dicono che come da tradizione, i fascisti hanno assalito la vittima in gruppo facendo anche uso di cinghie. Il tutto è avvenuto lontano dal contesto del corteo, quando lo stesso si era già concluso.
Già da alcuni giorni era evidente che in città si respirasse un’aria anomala, quando si è saputo che i fascisti fossero stati autorizzati a fare un corteo parallelo a quello organizzato dalle associazioni studentesche cittadine. Cosa gravissima visto che era, probabilmente, più di un decennio che l’estrema destra non veniva lasciata libera di manifestare in città. Non paghi della bravata, quasi a voler rinnovare l’eterno sodalizio fascio-poliziesco, ci sono giunte testimonianze che durante il corteo alcuni studenti avevano provato a far notare alle forze dell’ordine alcune provocazioni da parte dei militanti di estrema destra, sentendosi dire per tutta risposta “che c’entra anche voi state urlando che siete antifascisti”. Non riteniamo che l’azione degli zelanti tutori dell’ordine abbia un qualche ruolo nella lotta al fascismo ma citiamo l’episodio per rimarcare il clima di complicità e le loro responsabilità oggettive.
Nell’esprimere la nostra più totale vicinanza e solidarietà al Compagno vittima del vile gesto rilanciamo con forza la necessità di una mobilitazione antifascista sui nostri territori. L’Antifascismo non è delegabile alle istituzioni complici i gravi episodi come quello di oggi, ora non è più tempo di stare zitti.
Gli Antifascisti non staranno a guardare, se toccano uno toccano tutti.
Barletta Antifascista
[seguiranno aggiornamenti sulle azioni di solidarietà con il compagno aggredito]