FOGLI DI VIA E REPRESSIONE A UDINE
Alcune riflessioni sui fogli di via recentemente dati ad alcuni,
che evidentemente al questore non piacciono
Udine, dicembre 2015
La questura ha giocato la carta del jolly e a 3 anarchici, tra cui 2 che, de facto, vivono a Udine, è stato consegnato il foglio di via da questa città, vietando agli interessati l’accesso alla città per i prossimi anni.
L’applicazione del foglio di via è una norma evergreen, così comoda che è difficile da abbandonare. Risale infatti al Codice Rocco, scritto in epoca fascista, e veniva usata da Mussolini per togliere di mezzo i suoi nemici, in particolare dalla città che intendeva visitare. Adesso i dispositivi repressivi come il foglio di via, l’avviso orale e la sorveglianza speciale sono stati inaspriti dalla democrazia, prosecuzione del fascismo, e aiutano i questori (a Udine, Claudio Cracovia) ad allontanare dalla città le persone che turbano l’ordine e la tranquillità pubblica (pace sociale) o la moralità (già, anche la moralità). Essendo una misura preventiva, non necessita nemmeno delle prove, come dicono si usi nei loro tribunali, e risparmia al questore il dover interfacciarsi con il normale iter burocratico (avvallo di un magistrato, processo, avvocati…). Una misura arbitraria dunque, per estirpare sin da subito i germogli di una delinquenza che può anche essere non ancora palese, ma che l’attento questore già vede nella città della quale è sceriffo.
Il foglio di via, se rispettato, impone all’interessato di mutare radicalmente il proprio stile di vita, le proprie frequentazioni, i propri affetti, con la minaccia di arresto da 1 a 6 mesi se lo infrange. Esiste il ricorso a questo procedimento, ma con costi elevatissimi.
Certo, se al questore non piacciamo un motivo ci deve essere e di certo non va nascosto. Il motivo è la nostra negazione del dominio e dei vari aspetti del suo mondo contro cui ci battiamo, i militari, i fascisti, i razzisti, le nocività, gli psichiatri, gli sbirri, il carcere. E allora di che preoccuparsi, in fondo ce la siamo cercata. Ma il questore potrebbe cambiare vezzi e tollerare sempre meno i senzatetto, i mendicanti, i venditori ambulanti, i migranti…
Il foglio di via, a Udine come nelle altre città, non viene e non è stato utilizzato solo contro chi attacca la società, ma anche contro chiunque, per i più svariati motivi, abbia scelto di non rispettare la loro legge e la loro moralità, per gestire la propria vita, la propria mente e il proprio corpo come meglio crede.
Un pensiero va alla ventina di nostri compagni colpiti da fogli di via da Venezia per aver sostenuto da fuori la lotta contro il carcere si Santa Maria Maggiore.
Solidarietà a tutti i reclusi in lotta delle galere di Venezia e di Vicenza!
Solidarietà a tutti i ribelli colpiti dalla repressione e a chi a Udine come a Venezia viola i fogli di via!
Dove andare lo decidiamo noi. Spezzare le catene e stracciare i fogli è bello e giusto!
Cogliamo l’arrivo di questo ultimo foglio di via, come un invito del questore a non dimenticarci di chi quotidianamente vive nella repressione.
IL 29 DICEMBRE, ORE 17:00, FAREMO UN PRESIDIO SOTTO IL CARCERE DI VIA SPALATO A UDINE IN SOLIDARIETA’ DI DETENUTI.
Coordinamento Contro il Carcere e la Repressione di Udine
http://alcunianarchiciudinesi.noblogs.org/