Anche quest’anno sbandiereranno i cortei popolari, col ragliare degli asini in calore e lo sbocciare delle rose e il rifiorire di tutti i fiori cafoni della retorica da segretario galante? La profumata brezza del Maggio gonfierà le variopinte sete delle bandiere? Continue reading Ammazziamo il primo maggio festaiolo!→
Questo brano dall’articolo “Conversando con Nestor Makhno”, di Ugo Fedeli, è comparso in “Volontà”, (Napoli, anno II, n.2, 1 agosto 1947. Fedeli frequentava Makhno a Berlino e Parigi, intervistandolo a più riprese. Questo brano fu ripubblicato nel libro di Fedeli “Dalla insurrezione dei contadini in Ucraina alla rivolta di Cronstadt” (Milano, 1950).
Fin dalle epoche più remote esistevano uomini — paragonabili agli odierni pescecani — che, servendosi della forza brutale e dell’astuzia, si appropriavano del patrimonio comune. Continue reading L’espropriazione→
L’antitesi di queste due parole è evidente per chi sa dar loro il significato che hanno. Ma poiché molti predicatori di «disciplina rivoluzionaria» e di «rivoluzione ordinata» svisano il vero significato delle parole, creando così una confusione nelle menti di quei lettori che, senza troppo riflettere a ciò che leggono, si entusiasmano di frasi roboanti e contraddittorie, è bene chiarire l’equivoco. Continue reading RIVOLUZIONE E DISCIPLINA→
Novant’anni fa, il 29 novembre 1922, in un conflitto a fuoco con i Regi Carabinieri veniva ucciso a Teglia (Ge) l’anarchico individualista Abele Ricieri Ferrari, più noto come Renzo Novatore. Giovane iconoclasta al tempo delle proteste contro la persecuzione di Francisco Ferrer, antimilitarista condannato a morte per diserzione durante la prima guerra mondiale, ladro e rapinatore, assalitore di polveriere durante il «biennio rosso», attentatore di fascisti e dinamitardo delle loro sedi, Novatore non si rassegnò mai ad «un mondo in cui l’azione non è sorella del sogno». Autore di moltissimi testi, la sua opera ha sempre fatto storcere il naso sia ai militanti della prassi politica che ai cultori del cicisbeo letterario. Gli uni, inorriditi di fronte a chi non credeva nella suprema elevazione delle folle e perciò negava la realizzazione dell’anarchia intesa come forma sociale di umana convivenza; gli altri, indignati per le ridondanti incursioni in ambito poetico e filosofico da parte di un semplice autodidatta figlio di contadini. Continue reading A Renzo Novatore→