Jean-Pierre Voyer
Introduzione alla scienza della pubblicità
Nota introduttiva alla terza edizione
Lettura attenta, questa, degli ultimi sussulti situazionisti, non accomunabile con quella puzza di cane morto che si sentiva all’epoca in altri testi. In sua compagnia pochi scritti che cercheremo di pubblicare nei prossimi numeri di questa collana.
Quale il pregio? L’avere individuato l’apparenza come sostanza dello spettacolo o, meglio, della pubblicità, di cui tutti ci strafoghiamo nella nostra vita quotidiana. Apparire e non essere. Viviamo per dar conto agli altri, mai a noi stessi. La nostra vita di fantasmi e ombre è leggibile in chiave altrui, per quel che ci concerne dobbiamo adeguarci, se appena rialziamo il capo ci inchiodano come ribelli e terroristi. Non siamo mai noi stessi ma solo il riflesso di gesti e parole che proiettiamo sul fondo della caverna dei massacri, dove i nostri contributi al comune compito sanguinoso appaiono con i contrassegni della ineluttabilità.