Raoul Hausmann
Era considerato il «Dadasofo» del Club Dada berlinese, ovvero il suo filosofo. Pittore, disegnatore, fotografo, poeta, teorico, prosatore, animatore di riviste, ballerino e performer, Raoul Hausmann (1886-1971) pensava che Dada non fosse un semplice movimento artistico, bensì una «situazione di vita, una forma di mobilità interna». Inquietudine interiore incapace di adeguarsi a qualsiasi convenzione sociale, giacché «l’uomo nuovo deve avere il coraggio di essere nuovo». Sarà per questo che Hausmann nel 1919 pubblicò un articolo su L’Unico – organo degli anarchici individualisti tedeschi animato da Anselm Ruest, studioso di Max Stirner – e nel 1963 entrò in corrispondenza con Guy Debord, arrivando poi a tradurre in tedesco Della miseria nell’ambiente studentesco?
Ad ogni modo, ecco qui il celebre testo che segnò il punto di contatto fra Dada ed il movimento anarchico.
Continue reading Pamphlet contro il punto di vista di Weimar