Abbiamo deciso di diffondere queste pagine caustiche per esprimere
quello che pensiamo senza filtri né remore. In un mondo in cui la
miseria prodotta dal totalitarismo tecnologico plasma sempre più la
realtà in tutte le sue sfaccettature, diamo vita a qualcosa di
tangibile, che possa avere un riscontro nella realtà, armando menti e
mani di chi non si rassegna alla schiavitù e all'alienazione che
vorrebbero farci passare per vita.
Tenace, velenoso, solitario, lo Stramonio è una pianta che cresce libera
sulle rovine, sulla terra cruda, maceriosa, povera. Diffusa dagli
zingari come pianta medicinale, può provocare sogni dolci e piacevoli
ma, se utilizzato incautamente, la morte.
Da sempre utilizzato nei riti sabbatici, è l'erba del demonio e delle
streghe, strumento per vedere oltre la realtà.
Vogliamo immaginare un “luogo altro” in cui dominio e autorità non
possano trovare posto, dove la nocività del potere, feconda di
devastazione e annientamento del vivente, sia ridotta in rovine.
La volontà di demolire quest'ordine continua ad agitare gli spiriti
inquieti che decidono di ribellarsi qui e ora, senza aspettare che le
masse si sveglino dal proprio torpore. Mille sono i modi per ostacolare
il meccanismo della civilizzazione. Sta a ognuno trovare il proprio,
indirizzando la rabbia contro la società e i suoi sostenitori dove più
nuoce.
Anarchici