Quasi quasi è meglio fuggir!
Ferravilla o … Petriella
Alle sudicierie rabbiose vomitate dal Prof. Teofilo Petri ella contro l’anarchia e gli anarhici avevamo ingenuamente contrapposto l’offerta di un contraddittorio in località da eleggersi, sotto reciprohe riserve, di comune accordo; contraddittorio in cui dovevasi, se non esaurire, continuare la discussione ingaggiatasi qui la sera dell’8 Novembre 1904 e risolta si in un mortificante disastro per l’illustre Professore Teofilo Petriella che si dice, modestamente, da sé, uno dei migliori oratori degli Stati Uniti.
Dopo avervi pensato su un paio di settimane, l’illustre Professore dichiaravasi pronto al contraddittorio e colla munificienza di un sovrano che vi accordi con lettere patenti un privilegio od una baronia, abbandonava all’umile sottoscritto la preferenza nella proposta del luogo, tempo, ecc. Esigeva soltanto la presenza di uno stenografo.
Eliminata, per esplicita rinunzia del Prof. Petriella, ogni discussione circa il luogo e la data del convegno, avevamo fissato il contraddittorio per Domenica 7 corr. Gennaio, in Barre.
Le ragioni della scelta sono ovvie: qui era cominciata la discussione, qui era assicurato il concorso di quanti avevano presenziato alle prime schermaglie; qui la colonia socialista è certo più numerosa che in qualunque altra località degli Stati Uniti, qui il contingente anarchico l’eguaglia se non la supera di numero. Colle maggiori garanzie di controllo per le due parti si avrebbe avuto qui un concorso di pubblico che altrove è utopia sperare, senza aggiungere che le discussioni tra anarchici e socialisti hanno qui – e può farne fede lo stesso Petriella – una lunga tradizione di tolleranza e di cortesia che interruppe soltanto la fraudolenta intrusione nel movimento politico locale di quel turpe sparafucile che risponde al nome di G. M. Pagnacca Serrati.
Il Petriella avendo da canto suo, spontaneamente, rinunziato ad ogni preferenza circa il luogo e la data del convegno s’era preclusa ogni via a rifiutare. Egli tuttavia si rifiuta. Accampando ora che le spese di viaggio sono enormi, protestando ora che un contraddittorio in Barre come in ogni altra città del Vermont non avrebbe efficacia, affermando ora temerariamente che si avrebbe un auditorio scarso e settario, si rifiuta, dopo quanto è successo, di venire a Barre.
Dopo quanto è successo?
Ma che cos’è successo che possa interessare in contraddittorio? che sposti le ragioni per cui nell’utilità di quel contraddittorio si era concordemente covenuto? per cui la sede di Barre diventa di punto in bianco inopportuna ed il Prof. Petriella debba comicamente rimangiarsi le preferenze rinunziate all’avversario?
L’illustre Professore farebbe bene ad essere meno misterioso, non per noi che di queste prudenti gherminelle conosciamo il filo e la trama, ma pel buon pubblico dei compagni che traducendo in linguaggio povero le capziose stiracchiature dell’illustre Professore, che si dice modestamente da sé, uno dei migliori oratori degli Stati Uniti, insinua che egli se squaja.
Potremo allora riprendere in esame le sue proposte di… rinvio ad altra sede e vedere di quale soluzione siamo suscettibbili.
Dobbiamo per ora !imitarci a prendere atto che il Professore Petriella è sempre pronto ad … al alzar di tacco.
Ma non è una delusione: ce lo aspettavamo.
G. Pimpino
N.B. Rimane inteso che noi manteniamo ferma la data del 7 corrente del contraddittorio col Petriella in Barre. E per eccesso di cortesia e per togliere ogni pretesto a cavilli ed a scuse ci terremo a disposizione dell’avversario anche Domenica 15 corro
G. P.
Da CRONACA SOVVERSIVA, a. III, n. 1, 7 gennaio 1905, p. 4.