Recentemente nuove accuse sono state lanciate dagli esperti di accuse Mokkas e Baltas riguardo a 250 attacchi della CCF, per i quali fino ad oggi non c’erano accuse.
Queste azioni sono senza dubbio una larga parte della storia della nuova guerriglia urbana. Tra il 2008 e il 2011 l’organizzazione rivoluzionaria Cospirazione delle Cellule di Fuoco ha posto e vinto la scommessa della rottura rivoluzionaria con l’esistente, colpendo con crescente intensità, ritmo e radicalità. La CCF ha dimostrato che possono essere realizzati potenti attacchi al campo del nemico tramite l’azione politica di pochi ma determinati individui. Danni materiali, uniti ad attacchi alla percezione dominante della necessità dell’esistenza dell’autorità, hanno decostruito la società depotere e il suo placido operare.
Ogni esplosione insieme alla sua rivendicazione ha fatto avanzare la frammentazione dell’ordinarietà sociale e ha fatto accelerare i processi di costruzione di nuove relazioni anarchiche.
Compagni, che hanno visto la propria autorealizzazione costante, uniti dalla creazione ed evoluzione continua di infrastrutture illegali, spingendo senza sosta verso l’idea della guerra, invitando nuovi compagni al coinvolgimento.
Per me, la guerriglia urbana è uno strumento di promozione della rivoluziona anarchica qui e ora. Essa automaticamente rifiuta tutte le inibizioni non violente e getta nell’immondizia la trappola del riformismo.
La consapevolezza lascia da parte la paura della prigionia o della morte. Le possibilità dell’autoevoluzione tendono all’infinito.
Infatti, nel contesto dell’attività rivoluzionaria della CCF, io mi posiziono vicino ad essa.
Il mio desiderio di azione diretta mi spinge a star vicino a queste persone, supportando concretamente la loro attività rivoluzionaria. Dopo tutto, abbiamo intrapreso e continuiamo a seguire un percorso rivoluzionaria con i compagni, membri della CCF.
Quindi, visto che anche io difendo le mie scelte concretamente e resto un anarchico rivoluzionario nemico della società del potere, l’autorità mi convoca per scusarmi (insieme agli altri), nel tentativo di annullare tutto ciò che può essere una minaccia.
Con queste accuse, lo stato ancora una volta cerca di punire in modo esemplare quelli che hanno osato sfidare il suo apparato. Ma la distruzione delle illusioni sulla libertà in questa società e l’emergenza del totalitarismo quando il potere è minacciato, sono sempre desiderabili obiettivi dei rivoluzionari.
Lunga vita al diffuso progetto anarchico rivoluzionario della Federazione Anarchica Informale/Cospirazione delle Cellule di Fuoco Fronte Rivoluzionario Internazionale
Forza al compagno Luciano “Tortuga” Pitronello
Theofilos Mavropoulos
1° braccio della prigione di Korydallos
(it-en-es-gr) Lettera di Theofilos Mavropoulos in merito alle nuove 250 accuse