Opuscolo in solidarieta’ con Alfredo e Nicola

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Genova[Italia]: Opuscolo dei compagni genovesi


Di seguito il testo estrartto dall’opuscolo redatto e distribuito da alcuni compagni genovesi in occasione del processo ad Alfredo e Nicola. In fondo alla pagina c’è  il link per scaricarlo in versione cartacea:

 

SOLIDARIETA’ per ALFREDO e NICOLA
…….la rassegnazione è morte…….la rivolta è vita…….
Anarchia, parola di origine greca che vuol dire “ASSENZA di GOVERNO e/o ASSENZA di comando” .
Non siamo Anarchici/che per mancanza di un governo, ma perché non ne vorremmo mai uno che sia di destra o di sinistra; il governo implica sottomissione, delega, accentramento di potere.
Da queste poche righe si capisce che nessun anarchico/a sarà mai amico di chi fa le leggi o di chi le fa rispettare. Quindi, è altrettanto ovvio che gli anarchici e le anarchiche saranno sempre un nemico del potere, dei borghesi e dei loro servi. Perciò è inutile pensare che chi è contro lo strapotere dei padroni possa aver vita facile. Infatti nessuno dei compagni o compagne arrestati, imputati o indagati pensa di esser vittima di qualche sopruso perché sennò saremmo noi gli stupidi!
Ogni giorno questo pianeta e la stragrande maggioranza di persone che ci vive, sono vittime di ingiustizie, milioni di persone muoiono di fame, di sete o vengono uccise da guerre inutili create per ottenere dei profitti che gli stati e le industrie che producono morte conoscono bene.
Noi semplicemente rileviamo e mettiamo a fuoco le cause responsabili di questi fatti e ci auspichiamo che tutti questi esseri viventi focalizzino l’origine del loro problema.

 

 

Abbattere il potere e non modificarlo è la soluzione più ovvia !

 

Semplicemente diciamo ciò che ci sentiamo dentro, siccome NOI non abbiamo padroni a cui dobbiamo rispondere. I magistrati ci infliggono condanne ma noi saremo sempre LIBERI dentro al nostro cuore e finché ci saranno i compagni fuori a proteggere dagli aguzzini chi si ritrova nelle loro mani, l’Anarchia avrà modo di esistere, d’altronde non saranno queste ridicole divise che ci sottometteranno visto che sono più di 100 anni che sopportiamo tutto questo e rispondiamo COLPO su COLPO.
Oggi ci ritroviamo a portar Solidarietà ai compagni che sono stati incarcerati e inquisiti per l’attentato ad Adinolfi, l’amm. delegato di Finmeccanica esattamente una di quelle aziende che fanno di guerre e nucleare il loro punto di forza.
E’ inutile dire che siamo con LORO, contro la repressione che li ha colpiti.

 

Perché parliamo di Solidarietà Attiva e quindi Diretta ?

 

Perché in passato molte sono state le critiche verso i compagni o le compagne che usavano strumenti e mezzi dichiarati non affini a una lotta anarchica. Come se qualcuno avesse il diritto di dire che una pietra contro uno sbirro è accettabile, ma un proiettile è da condannare.
Ebbene, visto che queste critiche persistono, ahimè, e non sono state di poco conto quelle dopo l’attentato ad Adinolfi, continuando di questo passo un domani non andrà bene neanche tirare una pietra.
Già di nemici ne abbiamo tanti, non vorremmo averne anche tra le nostre fila.
Siamo con tutti i/le compagni/e incarcerati/e senza distinzione di reato, visto che oggi la tendenza è quella di verificare il motivo per cui uno viene imprigionato.
Queste distinzioni non tanto tempo fa, le lasciavamo fare a chi con noi ha poco a che spartire; oggi purtroppo non è così e lo dimostra l’isolamento che alcuni/e compagni/e stanno vivendo sulla loro pelle.
Per questo motivo, ora più che mai, è necessario esprimere una solidarietà attiva, che sia vicina ai nostri compagni e compagne nel momento del bisogno, e che sia pronta a dare risposte inequivocabili nel momento della repressione.

La situazione dei compagni “dentro” non è buona, come ovvio che sia: subiscono trasferimenti, non permettono alle proprie compagne di fare i colloqui con loro e per questo motivo, Sergio, un altro compagno che è stato arrestato con l’accusa di far parte della FAI (Federazione Anarchica Informale), ha portato avanti uno sciopero della fame per un mese e mezzo, tra l’altro senza ottenere i colloqui.

Notizia dell’ultima ora: quella aguzzina del p.m. che si occupa del procedimento shadow, in cui sono inquisiti 6 compagni (di cui 2 in carcere), nella sua requisitoria ha chiesto la bellezza tra i 4 e i 10 anni di carcere. Da non dimenticare che l’intera operazione è coordinata dai ROS, con cui la Comodi va a braccetto e dei quali avvalla ogni teoria. ROS, i porci che in passato, come nelle migliori democrazie, hanno contribuito a scrivere tra le pagine più oscure, degne di uomini in divisa. Oggi possiamo dire che l’intero impianto accusatorio è crollato. A parte Sergio che è stato condannato a 3 e 3 mesi per furto d’auto gli altri sono stati tutti assolti in primo grado. I 2 Compagni comunque rimangono in carcere per altri 2 procedimenti in corso.

Nessuno si aspetta un trattamento migliore, non chiediamo a politici o scribacchini di intervenire.
Noi ci rivolgiamo a chi sente necessario stare vicino ai nostri fratelli e sorelle che passano anni della loro vita dentro a delle gabbie schifose. Non commettiamo sbagli già avvenuti in passato, facendo noi delle differenziazioni tra chi sceglie un tipo di lotta rispetto un altra.

Non caschiamo nel gioco voluto fortemente dalla magistratura e da parte di tutti quelli che non accettano diverse modalità di lotta.
Un Ribelle, un Anarchico non deve commettere certi sbagli.

Solidarietà e Complicità con tutti gli Anarchici e le Anarchiche arrestate.
Per l’Anarchia !

Anarchix

 

Per scaricare la versione cartacea clicca qui: Opuscolo

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