Giusto per tenere tutto a mente, eccovi una breve cronologia delle iniziative in solidarietà con Claudio, Nicco, Chiara e Mattia che si sono svolte dal giorno del loro arresto fino ad oggi.
Crema, 19 gennaio. Striscioni sul cavalcavia della Statale che porta a Milano: «Terrorista è lo Stato – No Tav»
Torino, 18 gennaio. Il presidio di quadri e dirigenti del PD sotto i portici della Prefettura in solidarietà a Stefano Esposito e Massimo Numa viene disturbato da una decina di No Tav, dietro lo striscione «Chiara, Claudio, Mattia, Nicco liberi!»
Rimini, 17 gennaio. Nella notte vengono incendiati due furgoni della Emir, una ditta partner della Cmc, in «solidarietà a Nico, Claudio, Chiara e Mattia e alla lotta No Tav». Il presidente della ditta, lamentando di essere oramai un socio di minoranza della Cmc, fa la conta dei danni (50.000 Euro) e dichiara «se puntavano a colpire chi collabora con Cmc, avrebbero avuto dai 200 ai 300 obiettivi sparsi in tutta Italia.»
Sangano, 14 gennaio. Una ventina di No Tav si raduna a tarda sera fuori dall’Hotel San Giorgio, dove alloggiano i “Cacciatori di Sardegna” di stanza al cantiere di Chiomonte. Per mezz’ora bloccano la strada davanti all’albergo e disturbano il sonno delle truppe, con slogan e striscioni contro il TAV e in solidarietà agli arrestati.
Torino, 13 gennaio. Proprio mentre si sparge la voce che il Riesame ha cassato la richiesta di libertà per i quattro arrestati, alcuni pezzi grossi del Tribunale scoprono di avere un bel po’ di cessi otturati – con relativi piccoli allagamenti – proprio vicino ai rispettivi uffici. Sugli sciacquoni, adesivi in solidarietà con gli arrestati.
Rivoli, 12 gennaio. Un’ora di blocco davanti alla caserma Ceccaroni, dove sono di stanza gli alpini impegnati in Val Susa. Alcune decine di No Tav ritardano per un’ora il cambio turno bloccando la strada: tra gli altri compare anche uno striscione in solidarietà con i quattro arrestati.
Cremona, 10 gennaio. Nella notte la sede del PD di Sospiro viene presa a sassate da ignoti vandali, verosimilmente in solidarietà agli arrestati del 9 dicembre.
Trento, 9 gennaio. Una quindicina di compagni blocca il Frecciargento per Roma delle 17,32 per una decina di minuti. Volantini, interventi al megafono e striscioni contro il TAV e in solidatietà con Mattia, Chiara, Niccolò e Claudio.
Milano, 9 gennaio. Durante una mattina di mercato in uno dei tanti quartieri popolari della città, striscioni di solidarietà sono stati appesi ai balconi di alcune case: «La solidarietà ci libera dalla paura». Nella notte, invece, tocca di nuovo alle serrande delle sedi del Pd cittadino a parlare: «No tav liberi – Terrorista sto cazzo».
Torino, 9 gennaio. Mentre in Tribunale è in corso l’udienza del Riesame in cui gli avvocati chiedono la scarcerazione dei quattro, un gruppo di compagni occupa la sede dell’Italferr di corso Principe Eugenio: «terrorista è Italferr e chi partecipa alla costruzione del Tav. Liberi tutti!»
Parigi, 8 gennaio. Nella notte le vetrate di tre negozi della SNCF, le ferrovie francesi, vengono imbrattate e spaccate.
Torino, 6 gennaio. «Lo Stato T’AVvelena, Tutti liberi!», questo il testo del grosso striscione srotolato dalla cupola della Mole Antonelliana per ricordare a tutta la città l’arresto dei quattro.
Angers, 4 gennaio. Sui muri del tribunale del capoluogo della Loira, in Francia, compare una grossa scritta “No Tav” di colore rosso.
Cremona, 4 gennaio. Su di un cavalcavia all’entrata dell’autostrada viene appeso uno striscione in solidarietà con gli arrestati.
Torino, 4 gennaio. Chi è il vero terrorista? La mamma di Padalino! Così almeno sostengono, con grande scandalo di politici e giornalisti, alcune scritte sui muri della zona delle Molinette.
Milano, 3 gennaio. «PD, terroristi siete voi!», questa la scritta scoperta in mattinata sulle serrande del circolo Romana-Calvairate del Partito
Democratico meneghino.
Venezia, 31 dicembre. Striscioni in solidarietà con gli arrestati e con la resistenza No Tav compaiono negli angoli più turistici della città, tra cui piazza San Marco e il Ponte di Rialto.
Torino, 31 dicembre. Poco prima di mezzanotte, una cinquantina di solidali si raduna fuori dal carcere delle Vallette. Aggirando i cordoni di celere che bloccano le tre vie di accesso, riescono ad entrare nel prato per avvicinarsi il più possibile al “blocco D”. Tra cori, slogan, bombe carta, torce di segnalazione e fuochi d’artificio, i manifestanti salutano il nuovo anno assieme a tutti i detenuti.
San Benedetto del Tronto, 30 dicembre. Imbrattata la vetrina della sede del Partito Democratico: «Chiara, Niccolò, Mattia Claudio. Liberi tutti. Dalla valle alla costa, il no Tav non si arresta».
Torino, 30 dicembre. In giro per ponti e sottopassi, a Porta Palazzo appaiono un po’ di striscioni che ricordano l’arresto dei quattro: «Chi si ribella non è mai solo!».
Torino, 28 dicembre. Un gruppone di No Tav e di solidali si piazza per un quarto d’ora sui binari del Frecciarossa delle 17,50 per Roma, dove appendono uno striscione e distribuiscono volantini. Se ne vanno indisturbati, ma il traffico ferroviario rimarrà semibloccato per circa settanta minuti.
Parigi, 28 dicembre. Alla Gare de Lyon un gruppo di solidali volantina un testo che racconta della lotta in Valsusa e degli arresti del 9 dicembre ai passeggeri che stanno prendendo i Tgv per Torino e Milano.
Milano, 24 dicembre. Uno striscione compare in piazza Duomo: «Per un Natale No Tav, spegni una lucina, accendi una trivella!».
Torino, 24 dicembre. Un nuovo rumoroso saluto per Chiara, Niccolò, Mattia e Claudio dai prati intorno al carcere delle Vallette.
Torino, 23 dicembre. Gli imputati del processone No Tav interrompono l’udienza per leggere un comunicato in solidarietà a Nico, Chiara, Claudio e Mattia. Allontanati su ordine del giudice, gli imputati se ne vanno al grido di «terrorista è lo Stato!»
Marsiglia, 22 dicembre. Per una decina di minuti una quindicina di solidali blocca le barriere del pedaggio sotterraneo del Prado, esponendo striscioni contro l’Alta Velocità e in solidarietà agli arrestati. Successivamente il tunnel viene chiuso, rimanendo bloccato per alcune ore.
Torino, 21 dicembre. Un gruppone di solidali si apposta sotto ad un muraglione in mezzo a Madonna di Campagna ed inizia a comporre una scritta enorme: «Chiara, Nico, Claudio, Mattia liberi! No Tav». Su di una ciminiera all’orizzonte sono mesi che si può leggere un bel «fuoco alle galere». Nel mezzo del lavoro, si attiva il dispositivo questurino ma quando arriva la Celere la scritta ormai è fatta e là sotto non c’è più quasi nessuno.
Milano, 20 dicembre. In alcune stazioni della linea 3 della Metropolitana i tornelli vengono aperti e bloccati con fascette di plastica. Dopo l’iniziativa, sulle banchine restano alcune scritte in solidarietà con i No Tav arrestati.
Crema, 20 dicembre. Vandalizzata la sede del Pd locale: imbrattato l’ingesso con vernice di colore rosso e lanciato dello sterco. Sul muro una scritta: «Mattia libero, liberi tutti – No Tav».
Bologna, 18 dicembre. Manifesti e striscioni vengono appesi in diversi angoli della città, per dire che «Terrorista è lo Stato» e che i Pm Padalino e Rinaudo sono dei «pezzi di merda».
Toulouse, 17 dicembre. Una quindicina di solidali bloccano il pedaggio dell’autostrada Tolosa-Parigi (A620) in solidarietà con gli arrestati.
Sangano, 17 dicembre. Un’oretta buona di disturbo al riposo dei “cacciatori” ospiti dell’Hotel San Giorgio.
Padova, 17 dicembre. Imbrattata sede del Pd: «Terroristi siete voi!».
Brescia, 16 dicembre. Bloccato convegno con il senatore Esposito, il kamikaze Si-tav.
Milano, 15 dicembre. Striscioni di solidarietà calano da ponti e palazzi della città.
Bussoleno, 15 dicembre. Un affollato presidio-fiaccolata si trasforma in corteo e percorre in lungo e in largo le strade del paese.
Valpolcevera, 14 dicembre. Ad una iniziativa contro il terzo valico, striscioni in solidarietà con i quattro: «Claudio Nico Chiara Mattia sono tutti noi. Terrorista è lo Stato».
Roma, 14 dicembre. Un presidio in piazzale Tiburtino si trasforma in corteo per le vie del quartiere San Lorenzo salutando con affetto la sede del Pd.
Torino, 14 dicembre. Affollatissimo – e blindatissimo – presidio al carcere delle Vallette, per salutare i quattro arrestati.
Trento, 13 dicembre. Bloccato per circa venti minuti il Frecciargento delle 17, 32. Lo striscione aperto sui binari recita: «La lotta No Tav non si arresta. Libertà per Chiara, Claudio, Nico e Mattia»
Piacenza, 13 dicembre. Imbrattata sede degli alpini, scritte in solidarietà ai No Tav arrestati il 9 dicembre e contro gli alpini.
Piacenza, 12 dicembre. Anonimi imbrattano una sede degli alpini con scritte in solidarietà con gli arrestati e contro la militarizzazione della Valsusa.
Milano, 12 dicembre. Corteo studentesco in occasione dell’anniversario della strage di Piazza Fontana. Bandiere e cori No Tav, interventi e striscioni in solidarietà con gli arrestati. In chiusura tafferugli fuori dall’Università Statale.
Torino, 10 dicembre. In serata un gruppo di solidali con urla e petardoni rompe il silenzio che avvolge i dintorni del carcere, soffermandosi prima davanti al blocco femminile e poi davanti a quello in cui si trovano Nicco, Claudio e Mattia.
Val Susa, 10 dicembre. In mattinata numerosi striscioni di solidarietà compaiono dai balconi dei paesi.
Giulianova, 10 dicembre. Scritte sulla sede del Pd del paese, in solidarietà con i quattro arrestati: «I terroristi siete voi!»
Torino, 9 dicembre. In serata un corteo con blocchi, scritte e danneggiamenti di banche percorre le strade di Barriera di Milano e di Porta Palazzo, come prima reazione all’arresto dei quattro.
Località ignota, 9 dicembre. Anonymous blocca il sito della Regione Piemonte e di Ltf.
macerie @ Gennaio 19, 2014