Materiali e risorse dalla lotta per la casa (Genova)

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Riceviamo e diffondiamo scritti e immagini dalle giornate di mobilitazione indette dal 15 al 22 gennaio e nei giorni successivi, organizzate dal movimento di lotta per la casa genovese, che hanno portato all’occupazione di un palazzina.

Striscione appeso davanti alla nuova occupazione.

LA RESISTENZA NON CI BASTA PIU’! OCCUPIAMO LO SFITTO!

Dopo tutte le resistenze a sfratti e sgomberi, dopo le prime singole occupazioni di Piazza Cernaia e  a sostegno dei migranti, il Movimento per la Casa ha dato vita alla prima grande occupazione collettiva con 3 nuclei familiari.
Questo percorso di lotta e di autorganizzazione dal basso, che va avanti da oltre un anno, è l’unica vera risposta alla necessità abitativa di migliaia di persone nella sola città di Genova. La nostra azione politica, oggi come ieri, pone di fronte alle proprie responsabilità le istituzioni pubbliche competenti e tutti i proprietari di case tutt’ora vuote e sfitte.
Di fronte all’emergenza abitativa, che sta crescendo in tutta Italia, il Comune ha finora risposto con 6 sgomberi e sfratti al giorno, alloggi murati, bandi di assegnazione per poche centinaia di appartamenti popolari ad affitto calmierato, a fronte delle oltre 5000 domande l’anno.
Questa non è la prima volta che poniamo pubblicamente l’urgenza della questione abitativa. Abbiamo già portato questa lotta in diversi quartieri della città attraverso volantinaggi, presidi in piazza, picchetti di resistenza a sfratti e sgomberi, interrompendo una seduta comunale senza mai ottenere risposte realistiche, bensì ipocriti scaricabarili politico amministrativi e interventi repressivi da parte delle forze dell’ordine .

Tutto questo non ci basta più!

Con l’occupazione di questo stabile oggi facciamo un primo passo verso la collettivizzazione di questa pratica come unica risposta politica alle contraddizioni del sistema-casa. Organizzando a Genova una lotta diffusa e consapevole per la riappropriazione dello sfitto, unendoci ad altre realtà che in Italia portano avanti la stessa vertenza, possiamo iniziare a cambiare i rapporti di forza tra chi è responsabile di tutto questo e chi, come noi, vi si contrappone.
Resistenze ed occupazioni non sono la conclusione del nostro percorso, ma solo l’inizio; a partire da queste esperienze vincenti, stiamo portando avanti la costruzione di reti di solidarietà attiva ed autorganizzazione tra militanti, occupanti e tessuto sociale cittadino, e, più in generale, nazionale, in cui sono inseriti.

Di fronte all’evidente impossibilità di risolvere il problema casa risulta  altrettanto chiara la necessità di costruire un’alternativa conflittuale dal basso che risponda alle reali esigenze delle persone e che mostri alla pubblica piazza i responsabili di una crisi sempre più stringente.
Con questa occupazione colpiamo politicamente il Comune, che avrebbe dovuto portare avanti politiche sociali ed abitative ad oggi inesistenti, e direttamente una ricca famiglia genovese, corresponsabile dell’immobilizzazione di un numero consistente di appartamenti, con il solo scopo di mantenere alti i canoni di locazione nel mercato immobiliare.
Proseguiamo con la rivendicazione di una moratoria totale degli sfratti e degli sgomberi di fronte all’emergenza di migliaia di famiglie e alla incompetenza politica ed amministrativa.
Con questa occupazione abbiamo mostrato una risoluzione concreta e collettiva della questione abitativa in città!
E’ necessario l’impegno di tutti e tutte per dare forza a questa lotta e a questa alternativa reale per poter finalmente garantire un’abitazione e un’esistenza dignitosa ad ognuno di noi!

Movimento per la casa Genova

Contatta lo Sportello per la Casa di Genova: telefona al 3451663615,
iscriviti alla pagina facebook “Sportello per il Diritto alla Casa”
o scrivi alla mail: tettoxtutti@gmail.com



TROPPE CASE SENZA GENTE, TROPPA GENTE SENZA CASA!

Martedì 21 gennaio è stato fatto un nuovo passo avanti dal movimento genovese per la casa: alcune famiglie sfrattate da precedenti abitazioni e senza casa hanno occupato una palazzina in P. Sauli completamente abbandonata da anni.
Lo stabile appartiene da secoli alla famiglia nobiliare Rappallino, che da anni lo tiene vuoto, in balia del degrado.
Come era prevedibile il marchese Rapallino, ha deciso di ignorare le rivendicazioni e le necessità delle famiglie occupanti, sporgendo denuncia e palesando fin d’ora l’intenzione di richiudere per decenni queste abitazioni. Ciò conferma la volontà generale di istituzioni e grandi proprietari di considerare la questione abitativa un comune problema di illegalità da ignorare o a cui rispondere con l’intervento delle forze dell’ordine.
Riassumendo, la legge garantisce il “diritto” di un ricco possidente di tenere vuote ed abbandonate al degrado nuomerose case, ma non riconosce alcun “diritto” alle famiglie che ogni anno perdono la casa, considerando anzi legale cacciarle in mezzo ad una strada.

A fronte di tutto ciò la nostra risposta è prevedibile quanto quella del marchese Rapallino: Resistere ad oltranza ed occupare ovunque lo sfitto!

Ribadiamo la volontà di contrapporci all’assurda normalità di un sistema fondato su queste ingiustizie e chiamiamo le persone sensibili a queste problematiche e tutti coloro che hanno lo stesso problema della casa a manifestare solidarietà all’occupazione, a creare una rete e a partecipare attivamente alla lotta e al movimento per la casa.
Venite in piazza Sauli a conoscerci e a condividere con tutti noi questa battaglia fondamentale!
Siamo sempre qua, tutti i giorni, alla faccia del marchese Rapallino e delle forze dell’ordine.
Inoltre domenica dalle ore 15 invitiamo tutti a partecipare alla mostra itinerante sulla questione abitativa tra San Lorenzo e Piazza Sauli.

Movimento per la casa genova

tel. 345 1663615
facebook: sportello per il diritto alla casa
Mail: tettoxtutti@gmail.com

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