Il CSO Liotru: un nuovo centro sociale a Catania

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Una nuova occupazione ha visto la luce lunedì 3 febbraio a Catania. Il collettivo Aleph è infatti tornato a farsi spazio con il CSO Liotru, dopo l’esperienza del CSO Ex-Collegio sgomberata poco più di un mese fa con l’intervento massiccio delle forze dell’ordine.

I locali occupati del CSO Liotru sono quelli della Biblioteca Ursino e Recupero in via Gallo, affidati al Comune di Catania ma da anni inutilizzati e abbondanti all’incuria. Oggi, come nello scorso Novembre all’inizio dell’esperienza dell’Ex-Collegio, i lavori e le iniziative in programma per questo nuovo spazio occupato sono tanti e partiranno sin da subito per rendere vivo un luogo che le istituzioni cittadine avevano relegato all’abbandono.

Oggi, 4 febbraio, si è però ripetuto quello che sembra essere diventato il copione da recitare in caso di occupazione nella Catania amministrata da Bianco. Nella mattinata presso i locali occupati si è infatti presentata, scortata da DIGOS e carabinieri, Rita Carbonaro, la direttrice ed unica dipendente della Biblioteca Ursino e Recupero, che ha intimato lo sgombero per via di lavori di ristrutturazione che sarebbero dovuti iniziare in giornata stessa.

Lasciando per un momento da parte l’assurdità di un progetto di ristrutturazione, con fondi ipoteticamente stanziati dalla protezione civile più di quattro anni fa ma mai resi esecutivi, sui locali di una biblioteca senza organico e senza alcuna progettualità reale quello che colpisce immediatamente è la volontà di stroncare sul nascere iniziative di lotta e di riappropriazione come quella del CSO Liotru. In questo caso, come per l’Ex-Collegio, i lavori paventati sono evidentemente un pretesto sventolato da istituzioni e amministrazioni per mantenere lo status quo di immobili abbandonati e per rilanciare la speculazione edilizia nei quartieri di Catania, oltre che per stroncare e sgomberare iniziative che si fanno carico di rimettere in vita spazi riempiendoli di servizi alla città e alle persone che la abitano. Se per l’ex-Collegio lo sgombero per far iniziare i lavori è arrivato durante le vacanze natalizie, in questo caso la vicenda si fa ancora più eclatante, perché, stando alle parole della Carbonaro i lavori dovevano iniziare proprio oggi, nell’arco della settimana delle feste di Sant’Agata, la patrona cittadina, durante la quale si ferma praticamente ogni attività. In realtà che il pretesto dell’inizio dei lavori sia una bufala lo confermano le dichiarazioni dell’ingegner Vecchio della Protezione Civile che nega l’inizio imminente dei lavori e svela, se ce ne fosse bisogno, il disegno che sta dietro alle parole di Carbonaro e giunta comunale.

A queste parole, quindi, gli studenti e i precari che hanno occupato il CSO Liotru hanno risposto con un’immediata progettualità che punta a riempire il centro sin da domani e per tutta la settimana di attività rivolte al quartiere in cui è situato. La necessità di spazi sociali a Catania è ormai evidente, come è evidente che non è più possibile raggirare con retoriche da due soldi chi lotta in questa città. Per chiudere con le parole del collettivo che ha occupato il Liotru, di fronte alla poca chiarezza che la governance cittadina prova a mettergli contro:

Come sempre in queste situazioni di chiaro c’è solo che più sbirri, digos, enti pubblici incompetenti e spreconi non vogliono che in città esista uno spazio libero e di resistenza, più noi continueremo a cercare, occupare e pretendere.

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