Chiara, Claudio, Niccolò e Mattia sono in carcere dall’inizio di dicembre 2013 con un’accusa assurda e pesantissima come quella di terrorismo.
Dopo essere stati trasferiti dal carcere di Torino nei reparti ad Alta sicurezza delle case circondariali di Roma, Ferrara e Alessandria, hanno subito il blocco dei colloqui (ristabilito per i soli familiari), la censura della corrispondenza e subiscono un regime di carcerazione ancora più duro di quello normalmente previsto per gli altri detenuti in Alta sicurezza, con l’isolamento totale (per Claudio) e il divieto di incontro e la riduzione delle ore d’aria (per Niccolò e Mattia).
Anche gli avvocati dei 4 notav hanno denunciato la situazione che stanno vivendo in carcere con un comunicato.
Facciamoci sentire attraverso lettere, email, fax e telefono chiedendo il ripristino dei loro diritti.
Scrivendo:
“Chiedo che a Chiara, Claudio, Niccolò e Mattia vengano riconosciuti tutti i diritti previsti dall’ordinamento penitenziario, che vengano tolti dall’isolamento e vengano revocati i divieti di incontro e colloquio attualmente in corso”.
Il tutto va indirizzato:
- Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino
Corso Vittorio Emanuele II, 130
10138 Torino,
Tel: 011.4327111 (centralino)
Fax: 011.4327206
E-mail: procura.torino@giustizia.it
- Al Tribunale di Torino
Sezione dei Giudici per le indagini preliminari
Corso Vittorio Emanuele II, 130
10138 Torino,
Tel: 011.4327111 (centralino)
Fax: 011 4327582
E-mail: tribunale.torino@giustizia.it
- Al Ministero della Giustizia
via Arenula 70 – 00186 Roma
tel. +39 – 06 68851 (centralino)
e-mail: callcenter@giustizia.it
- Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria
Largo Luigi Daga, 2 – 00164 Roma
tel. +39 06.665911