22 febbraio. Giornata di lotta contro il Tav e la repressione (diretta Radio Blackout)

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In decine di località delle penisola è stato raccolto l’appello per una giornata di lotta nazionale contro il Tav e la repressione.
14 maggio 2013. Un gruppo di No Tav compie un’azione di sabotaggio al cantiere di Chiomonte.

14 maggio 2014. Quattro attivisti verranno processati per quell’azione. L’accusa è “attentato con finalità di terrorismo”.
Non solo. I quattro compagni arrestati il 9 dicembre, dopo 40 giorni nel reparto di alta sorveglianza del carcere delle Vallette, vengono trasferiti in altre prigioni, lontano da casa in condizioni particolarmente afflittive.
L’accusa di terrorismo, ci spiegava uno degli avvocati No Tav, si giustifica sulla base del “contesto” nel quale sono avvenuti i fatti all’origine del procedimento intentato dalla Procura di Torino. Il “contesto” sono 25 anni di resistenza in Val Susa.
Un danneggiamento si trasforma in attentato se è uno dei tasselli di cui si compone il mosaico della lotta popolare.
In valle c’è un’occupazione militare durissima, in valle c’è la guerra. Questo è il “contesto”.
Un “contesto” che potrebbe ripetersi uguale in ogni dove, ovunque ci sia chi lotta contro una decisione non condivisa, che il governo vuole imporre con la forza.
Chi non si piega, ci insegna la Procura di Torino, rischia l’accusa di terrorismo, rischia lunghi anni di carcere.

Qui le dirette con alcuni tra i No Tav e i solidali che in tutta la penisola il 22 febbraio daranno vita ad iniziative nei loro territori.

Qui le dirette di presentazione delle piazze tematiche che animeranno la mattinata a Torino in vista del corteo del pomeriggio alle 15 in piazza Castello.

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