(poliziotto in borghese armato durante gli scontri che portarono alla morte di Giorgiana Masi)
* 1977 – Roma – Attacco alla sede delle Edizioni Paoline.
* 3 febbraio 1977 – La Spezia – Ordigno esplosivo contro il negozio Luisa Spagnoli, ditta d’abbigliamento che utilizza il lavoro delle detenute.
* 30 marzo 1977 – Pisa – Ferito alle gambe, rimarrà paralizzato, Alberto Mammoli, medico del carcere di Pisa, uno dei responsabili della morte dell’anarchico Franco Serantini (come A.R. ricorda nella rivendicazione).
* 30 aprile 1977 – Milano – Esplosioni presso la sede dell’ufficio di collocamento e presso un autosalone Opel.
* 1 maggio 1977 – Torino – 3 ordigni esplosivi presso una centrale Sip, un ufficio di collocamento e alla Michelin. A.R. rivendica dichiarandosi “per l’abolizione del lavoro salariato“.
* 17 luglio 1977 – Firenze e Livorno – Due attacchi contro le nuove carceri in costruzione.
* 2 agosto 1977 – Ciriè (TO) – Attacco contro la sede dell’IPCA.
* 17 settembre 1977 – Torino – Ordigno esplosivo contro la sede de La Stampa.
* 18 settembre 1977 – Torino – Ferito il giornalista de l’Unità Nino Ferrero. Le due azioni vengono rivendicate con un documento che fa riferimento alle “tecniche di manipolazione finalizzate al consenso” messe in atto dai mass-media e ricordando che i due compagni Attilio Di Napoli e Aldo Marin Pinones, calunniati dalla stampa, morti a Torino mentre stavano preparando un’azione.
* 21 settembre 1977 – Torino – Ordigno esplosivo al Palasport.
* 23/25 settembre 1977 – Bologna – Durante il convegno sulla repressione viene diffuso un volantino a firma A.R. dove vengono spiegate le azioni di Torino “in pratica non abbiamo fatto che realizzare quello che tanti compagni teorizzano“, criticando la posizione delatoria di Lotta Continua che ha definito tali azioni “fasciste”. Sottolineando pure di non “essere ‘un partito militare’ avulso dalle lotte reali di massa” e rigettando il tentativo di far passare A.R. per “un’altra versione dei partiti combattenti” dell’epoca.
* 28 settembre 1977 – Milano – Un’interruzione parziale delle comunicazioni urbane permette la diffusione di un falso volantino delle confederazioni sindacali (CGIL, CISL e UIL) per convocare una giornata di lotta “contro la tortura, le carceri speciali e la svolta reazionaria che si vuole imporre al movimento sindacale“.
* gennaio 1978 – “Azione Rivoluzionaria è stato definito un ‘gruppo anarchico’, con gran dispiacere, pare, delle cariatidi ufficiali che pretendono il monopolio del termine. Ciò che ha spinto a riunirci è invero un’affinità nelle nostre rispettive esperienze culturali che si può definire anarco-comunista” […], “A quanti arricciano il naso (e sono molti nel movimento anarchico) di fronte alla costruzione di un gruppo clandestino, noi rispondiamo che i pericoli di centralizzazione, burocratizzazione e alienazione storicamente si sono rilevati più consistenti nelle organizzazioni ‘legali’, dove addirittura questi pericoli sono divenuti una solida realtà. A quanti coltivano ancora illusioni non violente, se le nostre argomentazioni non sono state sufficienti, chiarezza sempre maggiore verrà dallo Stato e dal suo apparato terroristico. Per quanto ancora in formazione le nostre idee organizzative tendono verso un modello noto nel movimento rivoluzionario, sperimentato in Spagna negli anni ’30 e adombrato nei ‘collettivi’, nelle ‘comuni’ dei radicali americani: pensiamo ai gruppi di affinità dove i legami tradizionali sono rimpiazzati da rapporti profondamente simpatetici, contraddistinti dal massimo di intimità, conoscenza, fiducia reciproca fra i loro membri.” […] “Il gruppo di affinità tende da un parte ad eliminare fra i compagni rapporti di pura efficienza, dall’altro ad attenuare la divisione schizofrenica fra privato e collettivo, una divisione che è alla base oltre che delle continue incertezze e degli abbandoni, anche dell’opportunismo e della non trasparenza nel rapporto fra i compagni.“
* 24 febbraio 1978 – Milano – Ordigno esplosivo agli uffici amministrativi del Corriere della Sera.
* 23/26 marzo 1978 – Carrara – Durante il terzo congresso dell’Internazionale delle Federazioni Anarchiche viene distribuito un volantino intitolato “Che fare?“.
* 6 aprile 1978 – Roma – Attacchi a due autosaloni e alla sede del Banco di Roma.
* 18/19 giugno 1978 – Aosta – Attacco alla sede della D.C.
* 23 luglio 1978 – Torino – Attacco all’IBM..
* 29 luglio 1978 – Aosta – Attacco alla sede regionale della Gazzetta del popolo.
* Estate 1978 – Esce il documento “Appunti per una discussione interna ed esterna“.
* 4 ottobre 1979 – Torino – Durante uno dei processi ad A.R. i compagni ricordano con un documento Salvatore Cinieri, compagno di A.R. ucciso il 27 settembre 1979 alle Nuove di Torino.
* 1980 – Livorno – Durante uno dei processi ad A.R. alcuni degli imputati presentano un documento di autoscioglimento di A.R.
(cronologia tratta da “Pagine in Rivolta“, n. 6, febbraio 1998)