No Tav, giustizia e il ‘caso Torino’

torino_fotovoltaico_palazzo-di-giustizia

Ricapitoliamo alcuni dati di ieri, e riflettiamo.

2001: la cassazione annulla le accuse a Edo, Sole e Baleno per associazione sovversiva.
2012: la cassazione annulla il riesame di Torino che ha tenuto in carcere per mesi Giorgio e Luca per resistenza e violenza a pubblico ufficiale per i fatti del 27.6 ee 3.7.2011
2014: la cassazione annulla l’accusa di terrorismo contro i 4 no tav in carcere da 6 mesi.
Tutte misure richieste dalla procura di Torino, oggi come 15 anni fa.

Tutte richieste smentite dalla Cassazione di Roma.

Tutte richieste che sembravano e sembrano smisurate, sproporzionate, assurde, gonfiate, anche a chi non è giurista.

I magistrati di Torino quindi ricevono schiaffi giuridici da Roma da 13 anni.

Nel frattempo, Edo e Sole: morti suicidi per il peso delle accuse. Giorgio e Luca, mesi dentro. Mattia, Alberto, Niccolò, Chiara, mesi dentro con un’accusa pesantissima.

Nel mentre la macchina del TAV prosegue indisturbata nonostante denunce di irregolarità di diverso tipo esposte dal Movimento No Tav con atti formali e conferenze stampa pubbliche e conosciute dagli inquirenti.

Nel mentre, la durata di un’indagine della procura per diffamazione contro i no tav a favore di giornalisti si tav è 6 mesi, ma la durata di un’indagine per diffamazione contro un senatore si tav a favore di membri notav, è 24 mesi.

E’ sufficiente perché qualcuno capisca che esiste un ‘caso Torino’?

Allora diciamolo: non saremmo sorpresi se arrivassero a Torino gli ispettori del Ministero (per capire, tra le varie cose, perchè due pesi e due misure nelle tempistiche delle indagini a seconda che i notav siano indagati o denuncianti, ma anche circostanze più curiose che non riguardano la procura ma il tribunale: ad esempio, con quale criterio si è deciso che il GIP delle misure cautelari del 2014 fosse lo stesso GIP – stessa persona fisica – delle misure del 2012, poi dichiarate illegittime dalla cassazione?).

Non saremmo neppure sorpresi se sulle inchieste della procura ci mettesse le mani il CSM. Il senatore notav Scibona ha appena chiesto la rimozione del PM Rinaudo dalle indagini notav per la doppia vicenda di questi giorni (bufala dell’autista, dossier sulle frequentazioni) ma evidentemente la questione non riguarda solo Rinaudo, affatto.

E per finire, nemmeno sarebbe una sorpresa se qualcuno ipotizzasse delle responsabilità giuridiche di quei magistrati che formulano imputazioni che dal punto di vista professionale sono illogiche e giuridicamente insostenibili, o che presentano richieste di misure cautelari eccessive per i tipi di reato ipotizzato.

No Tav, giustizia e il ‘caso Torino’