Presidio No Tav contro Caselli nel giorno del processo contro Chiara, Nicco, Claudio e Mattia (Pinerolo-torino)

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L’EX PROCURATORE CASELLI A PINEROLO IL GIORNO DEL PROCESSO A CHIARA, NICCO, CLAUDIO E MATTIA

Giancarlo Caselli, l’uomo che ha fatto carriera arrogandosi il vanto di aver sconfitto il terrorismo degli anni settanta e ottanta mettendo in galera i maggiori esponenti dei movimenti di lotta di quegli anni, è stato il procuratore della repubblica della città di Palermo che contribuì all’arresto di diversi personaggi in vista della mafia. Nel 2008 poi avanza di carriera e diventa procuratore capo della Repubblica di Torino, coordina le indagini sul G8 studentesco, e dispone l’arresto di moltissimi attivisti NO TAV in merito ai fatti del 27 giugno e del 3 luglio 2011 giornata di splendida resistenza allo sgombero della Libera Repubblica della Maddalena la prima e entusiasmante tentativo di riprendersela la seconda. Non c’è da stupirsi che per quanto riguarda invece il materiale foto e video raccolto dal Legal Team del movimento in merito agli innumerevoli abusi in divisa accaduti gli stessi due giorni il nostro giudice sembra non avere il medesimo slancio legalitario e il dossier Hunter finisce per esser quasi completamente ignorato. Da un Procuratore Capo, d’altra parte, non ci si può che aspettare il pugno di ferro contro i mafiosi ma anche contro gli studenti in lotta e chi difende i territori dalle nocività del capitalismo. Peccato che negli ultimi due casi si assista ad una spietata e infame criminalizzazione di movimenti popolari e di resistenza ben radicati nel territorio.
Ne seguono decine di contestazioni in tutta Italia: Caselli non è un topo di tribunale che passa il suo tempo col naso sulle scartoffie, ha bisogno di salire sui palchi, tener proclami e rilasciare interviste. Proprio durante un’intervista al quotidiano La Repubblica questi parla di compensazioni, di come si dovrebbe istituire un fondo per le ditte vittime
di sabotaggio, dicendo con rammarico che quel pezzettino è stato stralciato dal decreto sul femminicidio (decreto di Troia che al suo interno conteneva infatti tutta una serie di provvedimenti squisitamente dedicati alla lotta contro il treno ad alta velocità e che nulla hanno a che vedere col titolo) svelando in realtà degli interessi quanto meno politici alla realizzazione dell’opera.

In quanto personaggio pubblico il nostro può permettersi di inscenare tutta una serie di provocazioni e di esercitare parecchie pressioni. Ne sia un esempio il congresso dal titolo “Legalità e Resistenza” tenutosi a Cuneo a ridosso dell’udienza contro gli antifascisti che tentarono di impedire l’apertura di una sede di Casa Pound, fatto che contiene in sé un chiaro messaggio al tribunale di Cuneo chiamato a esprimersi sulla resistenza all’infame calata in città dei fascisti di Casa Pound e contemporaneamente un affronto a chi in prima persona lotta contro di loro con tutti i mezzi ritenuti necessari.

Infine, il 22 maggio si aprirà il processo contro Chiara, Nicco, Claudio e Mattia, i 4 NO TAV in carcere (più precisamente in isolamento, AS2) dal 9 dicembre scorso con l’accusa di terrorismo. La sera, invece, Caselli, ormai in pensione, verrà a Pinerolo, al teatro sociale per un fantomatico “processo alla storia” sul caso Kennedy. Non ci importa di cosa tratti
la serata, né tanto meno stabilire quanto sia agghiacciante giustiziare a sangue freddo un povero compressore bruciandolo vivo (vivo??), accusa per cui i 4 si trovano dietro le sbarre, a noi interessa ribadire come il forcaiolo Caselli non si possa permettere di parlare il giorno del processo farsa ai nostri 4 amici e compagni. Per noi è l’ennesima provocazione e
non vogliamo lasciarla passare.

PRESIDIO GIOVEDI 22 dalle ore 20 a Pinerolo in piazza Vittorio Veneto
(piazza Fontana) con le bandiere no tav !