Se insorgi, ti ammazzo. Libertà per Nikos Maziotis.

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E’ di poche ore la notizia dell’arresto di Nikos Maziotis. Per chi non lo conoscesse questo signore, questo compagno, è stato una delle personalità che ha messo in ginocchio, insieme ai vari gruppi a cui è appartenuto, istituzioni e complici dello Stato. Un uomo che durante la sua attività politica si è ritrovato piu’ volte a dover combattere materialmente, e qui parlo di conflitti a fuoco, bombe e roba che scotta, contro lo stesso sistema che da millenni imprigiona la Grecia e tutto il mondo.

Nei processi che lo vedono coinvolto in accuse quali “associazione terroristica”, per l’appartenenza al noto gruppo anarco-comunista greco Lotta Rivoluzionaria (in grecoΕπαναστατικός Αγώνας, Epanastatikòs Agónas) il quale dal 2009 è rientrato nella lista europea di associazioni terroristiche da smantellare e reprimere. In tutto questo processo mediatico e demonizzante, il sopracitato compagno ha ricevuto 85 anni di reclusione in tutto, cosa che dimostra quanto in realtà la giustizia borghese miri a creare dei detenuti politici i quali devono affollare il piu’ possibile le carceri e, chissà, morirci in qualche strambo incidente. La decostruzione psicologica di questi mattatoi legalizzati fortunatamente è sempre piu’ visibile e, in merito alla chiusura di essi, sempre piu’ compagni, ma anche persone comuni, si stanno attivando. E’ impensabile che ad oggi ci sia ancora “bisogno” di abomini preistorici come questi, di massacrare psicofisicamente una persona, riducendola a larva o peggio ancora portandola a compiere gesti estremi. A tutto questo si sommano le violenze dei loro carnefici, dei loro carcerieri, sempre pronti a sfogare la propria frustrazione su persone indifese che hanno come unica colpa quella di aversi voluto ribellare, di essere insorti per la propria dignità. Se questo non fosse già abbastanza, Nikos si trovava nel centro di Atene nel momento dell’arresto, preceduto da uno scontro a fuoco che ha portato al ferimento del compagno e di un turista che si trovava nel posto sbagliato al momento sbagliato. Raggiunto da un proiettile è stato subito ammanettato e consegnato in pasto ai carcerieri. E’ innegabile che persone del suo calibro meritino un rispetto illimitato, sia perchè non fanno passare sott’occhio la causa rivoluzionaria, sia perchè vendere la propria libertà civica in cambio di una idea, di un sogno, di una società veramente egualitaria, veramente libera, senza autorità e leggi di alcuna sorta. Solidarietà per il compagno Nikos Maziotis e per tutti gli altri sfruttati che ogni giorno, specialmente in Grecia, lottano per l’eleutherìa1 e la distruzione dello Stato oppressore e carnefice. Fuoco alle galere!Ελευθερία ή Θάνατος! 2

1Libertà

2Libertà o Morte! (Motto ripreso dalla Repubblica Popolare Greca)

Articolo ANSA del suo arresto

Originale da The Black Island