Centinaia di manifestanti sono scesi in piazza mercoledì scorso nella metropoli texana nell’ambito della protesta serale “Don’t Shoot Dallas”, veicolata dall’hashtag #DontShoot sui social media come le altre iniziative di solidarietà ai rivoltosi di Ferguson.
La protesta è stata preceduta nel pomeriggio dal corteo armato di una trentina di associati dello Huey P. Newton Gun Club che hanno brandito apertamente fucili a canne mozze e d’assalto (oltreché cartelli e striscioni) nella zona meridionale della città come monito agli agenti dal grilletto facile e riaffermazione del diritto all’autodifesa della comunità da criminalità e polizia.
Positiva la reazione degli spettatori al corteo dipanatosi lungo il Boulevard Malcom X, e che ha fatto anche ingresso in un ristorante dove un gruppo di poliziotti stava finendo di pranzare. A questi è stato chiesto energicamente conto dell’omicidio di Jason Harrison, ucciso per aver impugnato un cacciavite davanti alle forze dell’ordine lo scorso 14 giugno e la cui famiglia è stata finora lasciata nel silenzio.
Il club prende il proprio nome da Huey P. Newton, uno dei fondatori del Partito delle Pantere Nere originario.