Presidio per il 40ennale della rivolta di San Basilio – Roma

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A settembre di quest’anno l’anniversario della morte di Fabrizio Ceruso e della rivolta di San Basilio giungerà al quarantennale. Una data importante che ricorda avvenimenti molto significativi, sia per chi li ha vissuti sia per le generazioni successive. Un’esperienza da non considerare come sporadico eccesso di violenza ma come modo di leggere e vivere la realtà molto diverso da quello che i padroni della città avevano in mente per la gente di San Basilio.

Da questa borgata si è cercato di costruire, non senza problematiche e contraddizioni, un altro sistema di soddisfazione delle necessità, basato sull’azione diretta e l’autogestione piuttosto che sull’attesa delle false promesse dei politicanti.

Nel corso degli anni il disegno di sfruttamento di questa come di altre borgate si è, purtroppo, evoluto e radicato, anestetizzando l’ anima popolare che le ha sempre contraddistinte; ghettizzazione, esclusione sociale, degrado, droga sono tutti strumenti del potere volti al controllo e alla segregazione degli esclusi dalle “luci della città”.

L’unico metodo valido per contrastare l’avanzata della metropoli è tornare a vivere le strade di quartieri come San Basilio, riappropriarsi degli spazi e di relazioni umane che si sviluppino dal basso. Partendo dall’esperienza di Fabrizio e della rivolta del ’74, la memoria di quelle giornate può essere importante non come rito di consuetudine ma come interpretazione e organizzazione di una comunità di fronte a bisogni, problemi e contraddizioni più che mai attuali come l’emergenza abitativa, il lavoro, le possibilità di sussistenza, il consumo di suolo, la cementificazione.

Il progetto “San Basilio, storie de Roma” nasce proprio dalla volontà di alcune realtà del territorio di riscoprire, attraverso la ricerca storica e varie iniziative, il cuore popolare di una delle borgate che rappresentano la vera storia di Roma.