France: Protester killed in clashes with police at the ZAD of Testet (en/es/it/fr)

testet

Background info on the struggle against the dam in Testet: 1, 2

According to a statement from squatters in the ZAD of Notre-Dame-des-Landes, during the night between Saturday and Sunday the 26th of October 2014 a protester named Remi was killed in clashes that broke out after a rally against the construction of a dam along the Sivens forest in the wetland of Testet in the Tarn department (southern France).

Around 7000 people gathered in the ZAD (zone to be defended) of Testet, after months of police attacks and destruction of the wetland and its inhabitants who defend the area. In the late evening and overnight, dozens of people attacked the forces of order who were protecting the dam construction site. Activists expressed their anger trying to delay the resumption of works, originally scheduled for Monday the 27th of October.

The cops fired rubber bullets (known as flash-balls), distraction devices such as stun hand grenades and fragmentation grenades, and tear gases. According to testimonies of protesters from the Testet wetland area, Remi must have collapsed after being hit with a grenade; then his body was reportedly taken by the repressive forces.

Prefectural authorities stated they did not want to comment on the matter before the official autopsy was made public on Monday. The government has already begun to stigmatize the protesters, in addition to trying to divide them in order to cover up what happened. But they know very well that, whatever they do, this death will have explosive consequences.

Footage from protest in the evening of October 26th in the town of Gaillac in the Tarn department:

 

 

 

 

Francia: Manifestante muerto en enfrentamientos con la policía en la ZAD de Testet

Según un comunicado de lxs okupas de Notre-Dame-des-Landes, durante la noche del sábado al domingo, 26 de octubre, un manifestante, llamado Remi, murió en los enfrentamientos que se desencadenaron después de la manifestación contra la construcción de una presa a lo largo del bosque de Sivens, en el humedal de Testet, en el departamento de Tarn (sur de Francia).

Alrededor de 7000 personas se reunieron en la ZAD (zona a defender) de Testet, después de meses de ataques policiales y de destrucción del humedal y su habitantes que lo defienden. A finales de la tarde y durante la noche, decenas de personas atacaron a las fuerzas de orden que protegían las obras de la presa, mostrando su rabia e intentando retrasar la reanudación de las obras, que se habían programado para el lunes, 27 de octubre.

Los pacos utilizaron pelotas de goma, granadas de choque y de fragmentación, y gases lacrimógenos. Según los testimonios de manifestantes desde el humedal de Testet, Remi colapsó tras recibir el impacto de una granada, y su cuerpo fue llevado por las fuerzas de orden.

Las autoridades afirman que no quieren comentar nada sobre el asunto hasta que se publique la autopsia este lunes. El gobierno ha comenzado ya estigmatizar a lxs manifestantes, además de intentar dividirlxs con el objetivo de encubrir lo acontecido. Pero saben muy bien, que a pesar de sus intentos, esta muerte tendrá consecuencias explosivas.

Convocatorias contra la violencia del Estado y otras actualizaciones sobre acciones programadas en Nantes y otras partes en: zad.nadir.org & nantes.indymedia.org

Extraido de : Contra Info

 

Manifestazione alla ZAD di Testet, un ragazzo muore durante gli scontri con la polizia

Sabato diverse migliaia di persone hanno risposto all’appello per una manifestazione sulla Zad (zone à défendre – zona da difendere) di Testet, nella regione del Tarn vicino a Tolosa.
Sul sito è prevista la costruzione di una mega-diga (detta di Sivens) da 1,3 milioni di metri cubi d’acqua che beneficerà a un pugno di grandi aziende d’agricoltura industriale (contro i contadini più piccoli, che spingono i comitati locali) e che comporterà la distruzione di una zona umida che ospita numerose specie protette. Comitati locali e compagni hanno moltiplicato in questi mesi le azioni di blocco e di occupazione delle terre.
Durante l’estate la ZAD di Testet era stata già più volte attaccata dalle forze dell’ordine e anche al termine del corteo di ieri i manifestanti hanno denunciato diverse provocazioni da parte della polizia: i gendarmi, presenti con decine di camionette, hanno sparato numerosi lacrimogeni e non hanno lasciato la zona per tutta la notte. Gli scontri sono proseguiti sporadicamente nel bosco fino alle 3/4 del mattino, con cariche e granate assordanti da parte delle forze dell’ordine.
Remi, un ragazzo di 21 anni, ha perso la vita durante gli scontri. Secondo le prime ricostruzioni il suo corpo, ormai senza vita, sarebbe stato raccolto nel bosco dalla polizia dopo una carica. Gli oppositori al progetto hanno confermato che la morte è avvenuta durante gli scontri con la gendarmerie tra le 2 e le 3 di notte. La polizia invece ha prima comunicato falsamente il ritrovamento del corpo lontano dalla zona di scontro, per poi rifiutare di fornire qualsiasi informazione supplementare.

Appuntamenti di solidarietà sono previsti questa sera in diverse città francesi. Nei dintorni della Zad, a Gaillac, la polizia ha caricato i solidali che si erano riuniti in memoria di Remi:

Per domani sono stati lanciati presidi e manifestazioni sotto le prefetture di Albi, Lyon e Nantes e l’elenco delle città che si preparano a scendere in piazza potrebbe allungarsi col passare delle ore e il crescere della rabbia.