Roma – Solidarietà con Antonio, colpito dalla repressione al Pigneto

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A commissa’, siamo un intero quartiere che ti sputa in faccia!

Ieri mattina (domenica 21 dicembre) verso le 12.30, in via Romanello da Forli una pattuglia della polizia del commissariato di porta maggiore ha arrestato un noto e stimato abitante del quartiere. Dopo essersi fermati a guardarlo mentre era intento in una discussione con un anziano vicino di casa, alla domanda del noto abitante su cosa volessero, sono scesi dalla volante esprimendosi in tono arrogante con la frase: “noi facciamo come ci pare”. A questo punto l’abitante, non aduso a sentirsi trattato cosi,’ ha risposto e questi hanno chiamato altre tre volanti per tradurlo in commissariato dove è stato fatto oggetto di ulteriori prevaricazioni, fino allo sputo in faccia da parte del dirigente. Poi trasferito al commissariato di Tor Sapienza per accertamenti ed ora denunciato a piede libero per resistenza ed oltraggio a pubblico ufficiale.

Vergogna! Non è questo il modo in cui si trattano gli abitanti del quartiere.

Da qualche anno la polizia e le altre forze dell’ordine stanno avendo comportamenti sempre più prevaricatori nei confronti delle persone. Numerosi i casi di pestaggi e insulti a danno di persone recluse o semplicemente fermate. Purtroppo numerosi i morti ammazzati dentro i commissariati o per strada dall’uso sempre eccessivo della forza da parte delle guardie. Ci ricordiamo bene di Stefano Cucchi, di Aldo Bianzino, di Federico Aldrovandi e di tutte le altre vittime della violenza sbirresca.

Sappiamo bene che le guardie ormai vengono educate ad avere comportamenti di questo tipo nei confronti delle popolazioni, in quanto queste, come è dimostrato dalla val di Susa fino alla Sicilia, non vogliono più lasciarsi governare docilmente da un sistema in cui comandano i mafiosi per cui lavorano i Buzzi ed i Carminati.

La polizia è lo strumento col quale le classi dirigenti vogliono mantenere l’obbedienza a questo sistema di mafia.
Ma noi siamo viventi, portatori di dignità e solidarietà e pretendiamo rispetto da chicchessia.

Non è una divisa da pagliaccio in blu che vi mette nella posizione di darci ordini o di farci violenza, solo le vostre armi!
Siete la parte peggiore della società e noi non ci lasciamo umiliare da voi.

Adesso i legali di fiducia del quartiere hanno già preso in carico la vicenda.
Questo comunicato è un atto d’accusa nei confronti di chi da troppo tempo, erroneamente, si sente il padrone della città, siano gli scialbi politici, siano gli avidi imprenditori, siano quegli affaristi dei fascisti, siano i loro scagnozzi in divisa.

No, voi non fate come vi pare! Vi avvertiamo che vi teniamo d’occhio e non lasceremo che altri abitanti vengano umiliati impunemente.

Solidarietà con il nostro amico Antonio