Teano: presidio antifascista contro Forza Nuova in risposta all’aggressione squadrista di Cremona

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Oggi gli antifascisti di Terra di Lavoro si sono dati appuntamento a Teano in piazza Umberto I per un presidio in seguito ai fatti accaduti a Cremona negli scorsi giorni: Emilio, un nostro compagno del csa Dordoni, dopo l’aggressione del 18 gennaio da parte di circa sessanta fascisti (quasi tutti membri di CasaPound) è ancora in prognosi riservata.

In tanti ci siamo ritrovati a Teano per chiudere le sedi dei fascisti anche sui nostri territori dopo la bellissima giornata di lotta di ieri, sabato 24 Gennaio, quando a Cremona più di 6mila antifascisti e antifasciste hanno invaso con determinazione le strade di una città blindata per cercare di chiudere il buco degli infami di CasaPound, ancora una volta prontamente difeso dalle forze dell’ordine che non hanno fatto altro che confermare la propria complicità con gli ambienti fascisti e razzisti (ricordiamo che dopo l’aggressione di Cremona i primi ad essere denunciati sono stati i compagni del CSA Dordoni).

Abbiamo scelto Teano per chiudere la sede di Forza Nuova (fortunatamente una delle poche presenti in provincia di Caserta) ma, sorpresa delle sorprese, quando i militanti sono arrivati in piazza la sede non c’era più e il logo che fino a due giorni fa era sulla saracinesca era stato prontamente cancellato, dopo la chiamata al presidio degli antagonisti: se gli antifascisti urlano, i fascisti scappano e ritornano nelle fogne.

Non hanno fatto altro che confermare la propria vigliaccheria, buoni solo a fare incursioni squadriste in sessanta contro otto, noi invece eravamo tutti lì alla luce del sole a ribadire che l’antifascismo deve essere militante. Diciamo semplicemente che noi siamo pronti a ricacciarli nelle fogne e che ci troveranno sempre per le strade, nelle lotte, dalla parte degli oppressi a lottare per la dignità.

Con Emilio nel cuore, da oggi ancor di più, nessuno spazio per i fascisti ed ai commenti dei perbenisti dopo gli scontri di Cremona possiamo rispondere solo così: “Ci chiamavano banditi, ci chiamano teppisti: ieri partigiani oggi antifascisti”.

Csoa Tempo Rosso – Spazio CALeS – Kollettivo Rebelde

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