Il campo del controllo, una raccolta di scritti contro la ricerca biotech e il dominio

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L’intenzione di questa raccolta di testi sull’ingegneria genetica è di tirare fuori dal dimenticatoio questa questione, dopo che la moratoria sugli ogm in Svizzera ha funzionato nel calmare gli spiriti. Si tratta di rompere il silenzio e la tranquillità che circonda gli esperimenti portati avanti oggi, così come il ruolo di primo piano della ricerca scientifica. Cosa ce ne facciamo di fermare gli ogm quando le disseminazioni incontrollate e il proseguimento della ricerca e dello sviluppo si accordano per metterci davanti al fatto compiuto? Partendo da una prospettiva che nasce in Svizzera, questi testi vogliono incoraggiare una discussione più ampia e globale che possa essere un’adeguata base per delle pratiche di lotta.

La Svizzera si profila come un terreno prezioso per quanto riguarda le nuove tecnologie (ingegneria genetica, nanotecnologia, ecc….) e la loro accettazione, con una solida esperienza nella fabbricazione del consenso in ambito democratico, mezzi sostanziosi e professori eminenti in camice bianco ma dall’aspetto verde. Qui come altrove le istituzioni e l’economia sono così coinvolte da contare solo gli interessi monetari, mascherati dall’aurea del Progresso Scientifico. I ricercatori non hanno inibizione nell’appropriarsi del vivente e pretendere di risolvere in questo modo tutti i problemi sociali.
Attraverso l’ondata di nuove tecnologie genetiche che affrontiamo qua, si ha la percezione che la transgenesi non è che l’inizio di una guerra per il controllo di tutto il vivente. Vogliamo trarre una lezione dalle lotte passate e contribuire ad una rimessa in causa più radicale di tutto quanto ci ha portati a questo approfondimento del dominio.

Abbattiamo i recinti del campo del controllo, distruggiamolo e buttiamo i semi dell’autodeterminazione!

Questo opuscolo di 44 pagine è presente nella nostra distribuzione, per riceverne una o più copie inviateci una email.

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