Noticias de Antúnez a los 36 días de ayuno

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José Antúnez Becerra cumple 5 semanas en huelga de hambre frente a un silencio institucional que es sintomático de un sistema perverso que no duda en dejar caer todo su peso punitivo contra quien es catalogado como un preso conflictivo y peligroso. Pese a esto Antúnez se mantiene firme, moralmente íntegro y con la inquebrantable convicción de llevar su decisión hasta el último término. Es que después de 40 años preso el hastío frente a la venganza y las falsas promesas se hace insostenible.
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1ª Semana das Xornadas de Visibilización da Realidade Carceraria “LIBRE LIBRE QUERO SER!!!” no bar “La Maleta” [A Coruña]

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A vindoura semana comenza en A Coruña esta iniciativa solidaria da que xa falamos nestoutra nosa entrada e que agora colocamos na coluna direita do noso blogue para mellor visibilidade.
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Mort aux vaches!

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PROLETARIO!
Da tre anni, da Oriente a Occidente, dal Nord al Sud del Globo, fai le spese del conflitto scatenato dai tuoi padroni, quale che sia il loro colore.
Migliaia di proletari di tutti i paesi crepano, mentre gli uomini della finanza, della politica e della guerra, questi porci, si congratulano, dissertano, si spartiscono i profitti, si distribuiscono prebende e privilegi.

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Al centro del vulcano (it/en/fr)

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Dominique Miséin

Per quanto messa a dura prova dalle molteplici catastrofi che incombono sull’essere umano, resiste ben radicata nella sua testa la convinzione che tutta la Storia si sia svolta seguendo un percorso progressivo, se non proprio regolare, quanto meno costante. L’evoluzione non può essere una bizzarra opinione, se è vero, come è vero, che usciti dalle caverne siamo arrivati a navigare nello spazio. Oggi è meglio di ieri — e peggio di domani. Ma qual è stato il punto di partenza di questa irrefrenabile corsa? Uno dei padri dell’antropologia culturale, L. H. Morgan, nel suo studio sulle linee del progresso umano dallo stato selvaggio alla civiltà, divide la storia dell’umanità in tre stadi: lo stadio primitivo, lo stadio della barbarie e quello della civiltà. Morgan sostiene che quest’ultima ha avuto inizio con l’invenzione di un alfabeto fonetico e con la diffusione della scrittura.
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Ho sognato un mondo in fiamme roteante nell’infinito

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Bruno Filippi
È la sera di domenica 7 settembre 1919. La Galleria Vittorio Emanuele II, a Milano. Qui le ricchezze solidificate in pietra grigia, il privilegio celebrato dalle volte monumentali, accolgono l’alta borghesia meneghina giunta a riposarsi e a digerire il lavoro settimanale – sfruttare i poveri – ai tavolini di esclusivi caffè. È la stessa borghesia che pochi anni prima ha fatto affari con la Grande Guerra, la stessa borghesia che solo sei mesi prima in quella città ha tenuto a battesimo il fascismo per difendersi dalla minaccia sovversiva sollevata e trasportata dalla rivoluzione russa. All’improvviso, in quella serata di fine estate, un’esplosione squarcia l’aria e semina il panico fra i presenti. Una bomba, destinata forse al ristorante Biffi o forse al Club dei Nobili, è esplosa in anticipo sui tempi. Unica vittima, l’attentatore.
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La historia de un periodo en la lucha dentro de las cárceles españoles.

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C.O.P.E.L.

(Coordinadora de presos españoles en lucha)

En los últimos coletazos del dictador Franco, la vida dentro de las cárceles eran terroríficas, ya que las prácticas de tortura eran habituales, los aislamientos sin ver la luz solar, se podían prolongar indefinidamente, la comida era escasa y miserable, las condiciones higiénicas y sanitarias brillaban por su ausencia, las comunicaciones con los familiares se efectuaban a gritos entre rejas y alambradas, la correspondencia era abierta y censurada, no existía el acceso a la educación ni había algo que pudiera llamarse biblioteca, la protección de la iglesia sobre los violadores hacía que estos ocupasen puestos que les reportaban beneficios, el poco trabajo que había era en régimen casi de esclavitud, las condenas eran cumplidas integramente salvo para los protegidos de curas y carceleros, médicos y curas formaban parte de las Juntas de Tratamiento que decidían los castigos, existían Leyes que permitían encarcelar a personas hasta cinco años sin cometer delito alguno, los homosexuales solo por el echo de serlo tenían por destino la cárcel, los juicios se celebraban sin garantías en un ambiente fascista, y las condiciones de habitabilidad eran humillantes.
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