Torino. Fascisti del Fuan cacciati dall’Università. Fermate due studentesse antifasciste

10621999_10205565650367906_861501431_n

Tempo di elezioni universitarie, tempo di fascisti che escono allo scoperto, andando a fare la solita propaganda ripugnante per raccogliere voti all’interno delle sedi universitarie. Questa mattina, una decina di fascisti del Fuan (Fronte universitario di azione nazionale) si sono dati appuntamento alla palazzina Einaudi di Torino per distribuire il loro programma elettorale ricco di razzismo e demagogia, sperando di poter raccogliere un pugno di voti in più per le prossime elezioni universitarie previste per il 24 e il 25 marzo.

Numerosi studenti e studentesse antifasciste vedendo soggetti poco graditi e un’università militarizzata, hanno improvvisato un presidio per impedire ai noti fascistoidi di distribuire la loro propaganda. Due studentesse, dopo aver provato ad avere un confronto verbale con questi soggetti, sono state aggredite, dapprima da alcune persone appartenenti al Fuan e poi dalla polizia, che si trovava in loco per proteggere i soliti quattro personaggi destrorsi, come da copione. Dopo essere state aggredite infatti, la polizia ha pensato bene di trarle in stato di fermo, portandole in questura. Emblematiche le parole di uno dei poliziotti che rivolgendosi ad un militante del Fuan, elargisce rassicurazioni del tipo: “Dovete stare tranquilli, ci pensiamo noi a picchiare i comunisti”. Una frase che chiarisce ancor di più la combutta tra fascisti e polizia, oltre a rivelarne la natura becera.

In poco tempo, un nutrito gruppo di studenti e studentesse antifasciste si sono riuniti per cacciare questi personaggi stomachevoli che di tanto in tanto provano a farsi spazio all’interno dell’Università. Ingente il dispiegamento di forze dell’ordine che si è subito posto a protezione del Fuan che dopo alcune ore ha deciso di andarsene via scortato da un plotone di polizia.

Intanto, le due studentesse fermate questa mattina senza alcun motivo stanno in questi minuti uscendo dalla questura. Ancora una volta si riconferma l’atteggiamento arrogante e privo di alcun senso della polizia che decide arbitrariamente di portare in questura due studentesse che si trovavano lì in quel momento.

Dopo che ancora una volta i fascisti del Fuan sono scappati dal retro dell’edificio, rigorosamente scortati, gli studenti e le studentesse hanno sanzionato l’auletta universitaria concessa dal Rettore per ribadire che i fascisti non sono graditi all’interno di nessuna università.